Si discuterà domani in Consiglio Regionale la cosiddetta “Legge Arlecchino” con attività commerciali costruite anche negli uffici e molte altre novità. La proposta che porta la firma dei consiglieri regionale Bocchino, Quaresimale, Sospiri, Santangelo, Testa, Quaglieri e Campitelli è stata presentata come necessità di rilancio del commercio dopo il covid 19, ma che ha messo in fibrillazione l’amministrazione comunale vastese.
“Questa legge”, fa sapèere il sindaco di Vasto, Francesco Menna “rischia di far aprire medie strutture ovunque creando una vera e propria giungla e compromettendo l’ equilibrio che in questi anni a fatica siamo riusciti a garantire”.
Menna annuncia dunque che darà mandato all’avvocatura comunale per contrastare la legge e ricorda di aver rigettato “almeno dieci varianti di piano per la realizzazione di strutture commerciali. Fra queste anche la realizzazione di un centro commerciale di 6mila metri in via Del Porto. Con la legge “Arlecchino” si rischia – continua Menna – di mandare tutto all’aria e rompere gli eqiuilibri che eravano riusciti a mantenere a Vasto”.
Ma quel che preoccupa Menna è l’articolo 12 che dispone la deregiulation totale per tutti e che se approvato sarà consentita l’utilizzazione temporanea di immobili o parti di essi per usi diversi da quelli consentiti, senza la necessità di titoli edilizi.
Non è dunque necessario rispettare neppure il regolamento edilizio comunale.
“Una cosa assurda – incalza Menna – che non possiamo accettare e a cui dobbiamo opporci per tutelare i commercianti. Il covid è una scusa per modificare pesantemente la legge urbanistica regionale “, insiste e conclude Menna.
Paola Calvano