Le risposte all’incendio che ha distrutto ettari e ettari di vegetazioni e a mandato in fumo diverse infrastrutture a Punta Penna e a Punta Aderci sono custodite nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’azienda Puccioni.
Il materiale, insieme ad un ricco dossier, è stato consegnato al procuratore capo della Procura del tribunale di Vasto, Giampiero Di Florio dal colonnello dei carabinieri forestali, Nevio Savini, comandante del gruppo di Chieti.
Al vaglio degli investigatori i fotogrammi che hanno preceduto il rogo ma anche le ore precedenti. Grazie a quelle immagini infatti potrebbe essere ricostruita tutta la dinamica dell’incendio e verificare anche chi, il giorno dell’incendio, ha raggiunto l’area privata vicina ai silos di acido solforico della Hagritanks del gruppo Nuova Solmine ed ha causato il rogo che poi ha raggiunto il box della sorveglianza e si è esteso alla Riserva di Punta Aderci e alle aree dunali della spiaggia.
Tutto lascia pensare ad una persona che ben conosceva i luoghi e soprattutto sapeva come e dove agire.
“Il giorno dell’incendio“, fa sapere il colonnello Savini “i nostri esperti avevano individuato il luogo d’origine del rogo e avevano acquisito diverso materiale. Nei giorni scorsi siamo tornati sul posto e nel frattempo abbiamo anche ascoltato le dichiarazioni di diverse persone. Ora gli atti sono in Procura. Al momento l’indagine è contro ignoti. Sarà il procuratore Di Florio, se lo riterrà opportuno a rendere noti i risultati”, conclude il colonnello Savini.
Paola Calvano