Sono ancora molto spaventati i sei ragazzini che domenica sera sono stati aggrediti da alcuni bulli all’interno della Villa Comunale di Vasto. Il dirigente del commissariato, Fabio Capaldo e i suoi uomini hanno trascorso l’intera giornata di lunedì ad ascoltare le vittime. Nella giornata di ieri sono stati ascoltati altri testimoni. Ma vista la delicatezza del caso e l’età dei protagonisti notizie ovviamente non trapelano. Ma certo è che molto presto potrebbero essere presi provvedimenti contro i bulli.
Gli investigatori dal canto loro stanno cercando di risalire all’origine dell’aggressione, ma pare che tutto sia cominciato con un messaggio di scherno, un’offesa omofoba.
Sull’accaduto è intervenuto il sindaco Francesco Menna. “Quello che è accaduto alla villa comunale è un brutto messaggio che va immediatamente condannato. Giovani che picchiano giovani. La violenza che cerca di sopraffare la spensieratezza. No, non deve accadere. Per questo anche noi stiamo collaborando con le forze dell’ordine affinchè chi ha subito violenza abbia giustizia. I giovani devono divertirsi e socializzare”.
In città la censura per l’atto criminoso è unanime, ma è altrettanto unanime anche l’indignazione per il mancato funzionamento della videosorveglianza.
“Sono inaccettabili”, annota l’avvocato Angela Pennetta del Comitato civico L’Arcobaleno “le continue risse e le aggressioni in luoghi pubblici. L’amministrazione comunale ha ossessionato i cittadini con le lodi alla videosorveglianza e ora si scopre che non è funzionante. Una presa in giro. Occorrono impianti collegati con le forze dell’ordine. Con la sicurezza non si scherza. I cittadini, di tutte le età, hanno diritto di sentirsi sicuri dentro e fuori casa. Visto l’esiguo numero di forze dell’ordine la videosorveglianza è fondamentale”, conclude la Pennetta.
Dello stesso avviso anche i consiglieri del centrodestra. “La videosorveglianza avrebbe consentito senza alcun dubbio e senza turbare ulteriormente le vittime, l’immediata individuazione dei responsabili”, dicono Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Davide D’Alessandro, Alessandra Cappa, Guido Giangiacomo, Alessandro D’Elisa ed Edmondo Laudazi . “La Villa Comunale dovrebbe essere un’oasi di tranquillità e serenità per i nostri figli e i nostri nipoti, ma la “mala gestio”, prima di Luciano Lapenna e oggi di Francesco Menna, l’hanno resa un luogo sporco e insicuro dove bivaccano perditempo e malintenzionati”.
Paola Calvano