“Chi vuole venire ad investire su questo territorio è il benvenuto, a condizione che tutto avvenga nella massima trasparenza e nel rispetto delle regole”. Tiziana Magnacca, sindaca di San Salvo interviene sulla vendita dell’autoporto messo all’asta al prezzo di 3milioni e 700mila euro, cioè meno della metà di quanto è costato. Il termine per la presentazione delle offerte, che in tanti sono pronti a scommettere non mancheranno, scade a fine mese e le voci che girano con insistenza, raccontano di un grosso gruppo che si occupa di logistica interessato all’acquisto con ritorni occupazionali per il territorio (si parla di 800 posti di lavoro).
“Sono favorevole a tutti quegli investimenti che possono avere una ricaduta sul nostro territorio, a condizione che le operazioni vengano condotte in maniera trasparente e nel rispetto delle regole”, attacca la Magnacca, “al momento, però, invito tutti alla massima prudenza: c’è un’asta in corso e credo che ogni tipo di valutazione vada rinviata. Per quanto riguarda il prezzo so che c’è stata una valutazione da parte dell’Arap. Capisco le perplessità del mio predecessore, Gabriele Marchese ma è anche vero che stiamo parlando di una struttura vandalizzata, di cui è rimasto ben poco. Hanno portato via tutto, non ci sono più neanche i fili di rame, sono rimasti solo i terreni e le mura. Penso quindi che la perizia estimativa abbia tenuto conto anche di questo. Ripeto, per me l’importante è che tutto venga condotto in maniera trasparente e nel rispetto delle regole”, conclude la sindaca.
Ma come si è arrivati alla decisione di vendere una struttura pubblica costata circa 10 milioni di euro e mai entrata in funzione? Il passaggio chiave è rappresentato dalla delibera del 25 agosto scorso dell’Arap, quando il consiglio d’amministrazione formato dal presidente Giuseppe Savini e dai membri Maria Assunta Iommi e Gianni Cordisco (segretario provinciale del Pd), decide di cedere l’autoporto al prezzo di 3milioni e 700mila euro sulla scorta di una perizia di valutazione estimativa effettuata dal personale dell’Agenzia regionale per le attività produttive, che ha valutato il terreno circa 3 milioni di euro e i fabbricati 715.600 euro.
Nella stessa delibera si da atto che il complesso immobiliare risulta destinato a servizi di autoporto-logistica (servizi di distribuzione delle merci, ricovero automezzi pesanti e simili). Su questa operazione ha manifestato dubbi l’ex sindaco di San Salvo Marchese.
Anna Bontempo (Il Centro)