“La mascherina non ci fa più brutti e più deboli. La mascherina ci fa più sani e protegge anche le nostre famiglie. Dimostriamo ai nostri genitori e ai nonni il bene che vogliamo loro indossando la mascherina”. E’ l’appello lanciato da un adolescente e da un bambino, Alessio Bellodi ha 12 anni e Christian Ciccarone 6 anni. Il primo frequenta la seconda classe alla scuola media Rossetti, il secondo la prima elementare di via Bachelet.
Un appello che arriva dopo i diversi casi da Covid-19 registrati a Vasto. L’ultimo è della studentessa di 17 anni della sezione Scienze umane del Pantini-Pudente.
L’appello è piaciuto al sindaco Francesco Menna che a sua volta invita i giovani, le famiglie, gli insegnanti e i dirigenti scolastici ad osservare scrupolosamente le regole anti contagio. Il primo cittadino di Vasto appoggia la campagna di prevenzione dei due ragazzini. “Alle ragazze e ai ragazzi”, dice Menna “dico: state attenti, perché voi siete il veicolo principale del contagio in questo momento. Divertitevi ma con saggezza. La situazione è seria. È vero che Vasto sta meglio di altre località ma è pura illusione pensare che, mentre nel resto d’Europa c’è una seconda ondata di covid, noi possiamo restare tranquilli”.
Nel frattempo Alessio e Christian insieme all’avvocato Angela Pennetta, hanno in programma diverse iniziative per convincere gli adolescenti ad usare la mascherina. Ai giovani la Pennetta ricorda che l’età media del contagio è scesa di molto. “I giovani potrebbero diventare un veicolo di contagio potenziale pericolosissimo, e non tanto per se stessi. Il vero rischio è che, tornati a casa, possano contagiare i loro genitori o i loro nonni. Obblighiamoli ad usare la mascherina. Il virus continua a circolare e anche a Vasto la curva si sta alzando. La linea deve restare quella del rigore”, conclude la Pennetta.
Paola Calvano