E’ della Engineering 2K, una società per azioni che opera nel settore della logistica, l’unica proposta per l’acquisto dell’autoporto di San Salvo. Ne ha preso atto il consiglio d’amministrazione dell’Arap che ha delegato il direttore generale dell’ente – nato dalla fusione dei Consorzi industriali abruzzesi – a predisporre i successivi atti amministrativi.
Le indiscrezioni che trapelano parlano di un investimento pari a 248 milioni di euro e 2.500 addetti per un totale di oltre 3mila occupati a pieno regime, numeri però che non compaiono sulla delibera pubblicata ieri sul sito dell’Azienda regionale per le attività produttive e che i vertici non confermano, né smentiscono.
Siamo senza ombra di dubbio in presenza di una grossa operazione economica. La società, appartenente al gruppo FBH, attivo sul mercato della logistica da oltre 40 anni, è la stessa che si è occupata quattro anni fa della costruzione del centro Amazon di Passo Corese, in provincia di Rieti, uno dei più grandi d’Italia. Si rafforzano quindi le voci sul collegamento con la più grossa azienda di commercio elettronico nel mondo. L’autoporto di San Salvo, da anni abbandonato al degrado, è quindi destinato a diventare uno dei più grandi poli logistici del Centro-Sud.
“E’ un investimento enorme, con tantissimi posti di lavoro”, si limita a dire il presidente del Cda, Giuseppe Savini, “siamo nella fase della procedura in cui il consiglio d’amministrazione valuta le proposte e gli uffici verificano la correttezza della documentazione”.
La Engineering 2k è una società per azioni costituita nel 2000 che opera sul territorio nazionale e in Europa come general contractor per la costruzione di immobili logistici.
Del “complesso immobiliare autoporto” l’Arap ha messo in vendita solo il sito al prezzo di 3 milioni e 700mila euro, sulla scorta di una perizia di valutazione estimativa effettuata dal personale dell’Agenzia regionale, che ha valutato il terreno circa 3 milioni di euro e i fabbricati 715.600 euro.
Dalla vendita sono state escluse le rampe di accesso dalla Fondo Valle Trignina che resteranno di proprietà dell’Arap. Eppure sono stati tanti i dubbi scatenati all’indomani della delibera del consiglio d’amministrazione dell’ente regionale che il 25 agosto decide di cedere il complesso immobiliare sulla scorta di una perizia di congruità dell’ingegner Roberto Di Marzio.
Sulla vendita è intervenuto il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Gianluca Castaldi secondo il quale “certe modalità di questa procedura portano inevitabilmente a porsi delle domande”. Dubbi sono stati manifestati anche dall’ex sindaco di San Salvo Gabriele Marchese, che ha parlato d i “operazione poco chiara e trasparente”, sollevando perplessità sul prezzo di vendita.
Anna Bontempo (Il Centro)