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Suriani e Prospero sulle prove fisiche del concorso dei vigili: “Più ombre che luci”

Il concorso per l’assunzione di 15 vigili urbani, impantanato da oltre un anno, dalla notte di San Michele del 2019, pare abbia ripreso vita.
Sono state pubblicate nei giorni scorsi sul sito istituzionale del Comune le date delle prove fisiche: circa 270 aspiranti, sopravvissuti alle trappole ad excludendum del servizio personale del Comune, dovranno cimentarsi in tre prove fisiche di salto in alto, corsa e piegamenti, dal 15 di ottobre in poi, tutti i lunedì, martedì e giovedì, presso il Parco Muro delle Lame di Vasto, fino al 16 novembre.

Per molti versi, conoscendo la fantasia sadica dei nostri governanti in materia di concorsi, ci aspettavamo peggio per i novelli aspiranti: ci aspettavamo una convocazione dei candidati in pieno luglio o in pieno agosto, come qualche assessore “competente” aveva paventato, e un rispetto pari a zero della normativa antiCovid troppo spesso ignorata dalla burocrazia di Palazzo di Città. Invece pare che qualche accorgimento sia stato preso: i candidati dovranno venire già vestiti da atleti da casa, non potranno utilizzare gli spogliatoi – che tra l’altro nella pista di atletica non ci sono – faranno le prove singolarmente, si dovranno portare da casa il tappetino per eseguire i piegamenti, mentre “sarà garantita la sanificazione del materasso per il salto in alto ad ogni cambio candidato.” (Cit.)

Veniamo alle note dolenti: solo chi non è di Vasto e non conosce Vasto può pensare che la struttura di atletica del Parco Muro delle Lame sia adatta per fare delle prove fisiche serie e imparziali. In più questo concorso passerà alla storia come uno dei più costosi della storia del Comune: un dirigente, un comandante della polizia locale, un funzionario a cottimo in pensione, diversi funzionari comunali e i giudici di gara della federazione saranno impegnati per 14 pomeriggi in questa edizione senza senso di “Giochi senza frontiere”, voluta dalla amministrazione Menna… con un costo implicito elevatissimo per il nostro Comune. In noi permangono dubbi, in un periodo comunque contrassegnato dalla emergenza Covid che non accenna a placarsi, sulla necessità di fare venire in città decine di candidati di fuori Vasto (e spesso di fuori Abruzzo) iscritti al concorso, con conseguente rischio di contagio, prima, durante e dopo le prove fisiche. Infine appare stucchevole la richiesta “a pena esclusione” di un certificato medico per la attività non agonistica, che seppur previsto dal bando, appare come un ulteriore cavillo per cercare di ridurre la platea dei concorrenti.

La conclusione è un concorso per aspiranti vigili urbani che rischia di sprofondare nel ridicolo, come avevamo annunciato un anno fa quando, sempre attorno a San Michele, uscì il controverso bando voluto da Francesco Menna, da Gino Marcello e da Lina Marchesani.

Noi invitiamo l’opinione pubblica, la stampa locale e la cittadinanza (soprattutto i candidati esclusi per cavilli burocratici) a una sana opera di vigilanza su questo concorso, che si svolgerà da metà ottobre in poi, tutti i lunedì, martedì e giovedì dalle ore 15 a seguire, presso la pista di atletica della Frana, metafora involontaria dello stato comatoso di questa amministrazione che sta distruggendo Vasto e la sua immagine. Noi comunque continueremo a informare la cittadinanza.

Vincenzo Suriani

Francesco Prospero

(Gruppo consiliare Fdi – Comune di Vasto)

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