La positività di due genitori al Covid-19 ha portato alla sospensione dell’attività didattica di un asilo privato. Una ventina di bambini da 6 mesi a 6 anni nonché i loro genitori e gli insegnanti sono finiti in quarantena .
Le operazioni di screening disposte dalla Asl hanno però provocato il caos all’esterno del distretto sanitario con famiglie intere sotto la pioggia che hanno dovuto aspettare ore per il tampone.
In merito è intervenuto il sindaco Francesco Menna che si è fatto portavoce delle proteste di tanti genitori e cittadini ammassati davanti al distretto.
“La Asl – scrive Menna – aveva garantito alle famiglie che gli accertamenti sarebbero stati fatti a domicilio e ora la percorrenza dei corridoi di un luogo pubblico da parte di tante persone è pregiudizievole e può cagionare conseguenze negative per la salute”.
Pertanto Menna chiede a Schael di “organizzare in modo più sicuro le operazioni di screening”.
La richiesta si Menna non si ferma qui. “In questo momento”, dice il primo cittadino “è fondamentale prevenire e accertare i contagi nell’immediato. Chiedo alla Asl di accorciare i tempi della comunicazione che spesso arrivano in serata e a distanza di ore dal contagio”.
Menna chiede inoltre che gli vengano comunicati “non solo i contagi di chi è residente a Vasto, ma anche di chi si trova a Vasto per motivi di lavoro, di studi o sanitari. Dei dodici contagi all’ospedale San Pio solo un terzo è stato comunicato al Comune di Vasto. In questo modo non possiamo difenderci in maniera adeguata. Ora più che mai”, insiste Menna “sono necessarie certezze. I provvedimenti devono partire tempestivamente. Se in una scuola sono stati trovati dei genitori positivi, la Asl deve subito comunicarlo al Comune che a sua volta avvisa nel più breve tempo possibile tutte le persone a rischio. La privacy viene rispettata ma è necessaria una informazione più puntuale e veloce anche per tranquillizzare le famiglie”, conclude Menna.
Paola Calvano