“E’ dal mese di Febbraio che noi operatori sanitari facciamo sacrifici, non abbassiamo la guardia, rinunciamo a tantissime cose e non abbiamo ricevuto nessun bonus”. Così scrive Daniele Leone infermiere e Coordinatore Regionale CGIL FP Sanità privata c he continua: “Come coordinatore Regionale della CGIL FP sanità privata Abruzzo Molise chiedo il giusto riconoscimento per tutto il personale sanitario pubblico/privato. Chiedo che il Bonus Covid 19 che il Governo aveva destinato, attraverso risorse alle Regioni a titolo di indennità agli EROI della sanità che hanno combattuto e combattono tutti i giorni contro l’emergenza, difendendo ogni giorno il nostro paese.
Perché il bonus è un modo per ripagare dalle fatiche e dai rischi che noi infermieri, oss e tutti gli operatori della sanità ci stiamo accollando da mesi lottando contro il coronavirus. Tanto è il malessere di noi, “eroi non considerati”.
In pratica lottiamoda febbraio contro il Covid-19, mettendoci a disposizione per doppi turni, lavoriamo ad alto rischio, saltando alcune volte anche i riposi, rinunciando a tante cose e non è giusto che non abbiamo ricevuto nessun BonusCovid19.
Stiamo parlando di bonusche riguardava i premi previsti dalla legge Cura Italia e dal decreto Rilancio, un fondo che a livello nazionale ammontavaad oltre 400milioni, a cui si potevano aggiungere oltre 200 milioni da parte delle Regioni (queste ultime potevano raddoppiare la quota a loro destinata dal Cura Italia, a patto che mantenevano il pareggio di bilancio).
Mi auguro,come Coordinatore della CGIL FP sanitàAbruzzo/Molise, che il sacrificio, l’impegno, dei lavoratori della sanità, compresi i colleghi delle cooperative, delle agenzie, delle RSA, RA, CSSA e della sanità privata,possano ricevere a breve quel giusto compenso mediante il Bonus Covid 19, così come hanno già fatto diverse Regioni che sono riuscite a trovare tra le pieghe dei loro bilanci quelle giuste risorse da impiegare nel riconoscimento dell’impegno profuso nei mesi bui del Lockdownda tutti gli operatori sanitari pubblici e privati che venivano osannati come EROI”, conclude Leone.