Dopo la chiusura del reparto di Geriatria del San Pio di Vasto a seguito di un caso positivo al Covid-19, il vice sindaco Giuseppe Forte chiede un incontro urgente all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì. Lo stesso fa Giuseppe Tagliente, responsabile del comitato in difesa del San Pio .
“L’assessore Verì e il direttore generale Thomas Schael devono dire chiaramente una volta per tutte che cosa hanno deciso di fare del San Pio e come intendono fermare la catena dei contagi”, chiede Forte secondo il quale quanto accaduto nel reparto di Ortopedia è stato sottovalutato.
A chiedere un incontro con la Verì è anche Giuseppe Tagliente per “capire se e come intende intervenire”.
“E’ doveroso ricordare che l’ospedale di Atessa, ospedale Covid, è chiuso”, incalza Tagliente. “Lo stesso vale per Ortona e Vasto non è ospedale Covid. Non lo è mai stato. Va comunque lodato l’impegno del primario di Malattie infettive, Maria Pina Sciotti e del suo staff, ma gli operatori del San Pio sono tutti a rischio. E i fatti dimostrano che ogni operatore ha una famiglia a cui rischia di trasmettere il contagio. Quello che è successo a Ortopedia e nella Rsa di San Salvo lo dimostrano chiaramente”.
In merito alla crescita dei contagi è intervenuta anche Angela Pennetta referente del Comitato civico L’Arcobaleno. “La situazione è preoccupante”, dice.”Mi auguro che quello che sta accadendo faccia mettere da parte gli egoismi e soprattutto il “negazionismo”. Negare il problema peggiorerà solo la situazione. E’ ora di chiedere garanzie per il San Pio, per i medici, per gli operatori e per i pazienti. I cittadini devono capire che una leggerezza può costare caro”.
Paola Calvano