Due antiche peschiere, di cui una ovale, sono state rinvenute lungo l’ex tracciato della Costa Contina, un vecchio percorso naturalistico che si snoda tra gli orti e gli aranceti, di cui è particolarmente ricca quella zona, e che è intenzione dell’amministrazione comunale ripristinare a fini turistici. A scoprire la presenza delle due vasche, dove in passato veniva raccolta l’acqua da utilizzare per innaffiare gli ortaggi proveniente dall’antico acquedotto romano, sono stati Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra e Alessandro Cianci, studioso ed appassionato di storia. Le peschiere sono venute alla luce dopo un intervento di pulizia della vegetazione effettuato con la ruspa. Non si sa chi ha commissionato i lavori, ma si presume che siano stati dei privati.
“Siamo andati sul posto dopo aver ricevuto una segnalazione”, racconta Cianci, “le due peschiere, una di forma rettangolare, l’altra circolare, sono in buone condizioni, anche se intaccate dal mezzo meccanico utilizzato per ripulire la vegetazione e che, oltre ad aver danneggiato le vasche sulle quali sono ben visibili i segni dell’escavatore, ha sradicato un albero di arance. Sono di una bellezza incredibile, soprattutto quella circolare che è di particolare pregio. L’acqua in esse contenuta è fresca, limpida e sicuramente potabile. Sono poste l’una a monte e l’altra a valle e si alimentano vicendevolmente. Come Italia Nostra siamo dell’idea che vada attuato il progetto per il ripristino del vecchio percorso, ma che ogni fase debba necessariamente essere supervisionata da esperti”, aggiunge Cianci, “non è da escludere infatti che durante i lavori di ripristino della Costa Contina, che ha tutte le carte in regola per diventare un itinerario turistico pedonale e per mountain bike, possano riaffiorare i resti di alcune chiese scomparse con la frana del 1816, come quella di San Leonardo, di Santa Maria della Neve e di Santa Maria Cona a Mare di cui parla lo storico Luigi Marchesani”.
Con il rinvenimento delle due peschiere, che conservano anche delle vecchie pompe, torna di attualità l’idea del Comune finalizzata al ripristino dell’antico sentiero fra gli orti e che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale dovrebbe diventare la “strada del brodetto”.
“Esiste già un progetto di massima dell’importo di 95mila euro”, spiega il vice sindaco Giuseppe Forte, “l’intenzione è riaprire la vecchia strada che dal rudere della Chiesa della Madonna della Catena, arriva fino al complesso residenziale Itaca, per farlo diventare un sentiero panoramico, non asfaltato e dotato di illuminazione. Abbiamo già avuto diversi incontri con i proprietari per illustrare l’idea progettuale”.
Anna Bontempo (Il Centro)