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Concorso vigili, ora è polemica sulle spese

“Costi spropositati per delle prove fisiche che hanno visto partecipare finora poco più di 30 persone su 120 candidati”. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia fa le pulci al concorso per l’assunzione di 15 agenti di polizia locale, costato fino ad oggi alle casse comunali 24mila euro. Dal 15 ottobre scorso sono cominciate le prove di efficienza fisica per i 268 candidati ammessi, che a gruppi di 19, vengono convocati negli impianti sportivi del Parco Muro delle Lame per essere sottoposti alle prove di efficienza fisica. Sono corsa, salto in alto e piegamenti delle braccia: 15 continuativi per gli uomini e 7 per le donne. La partecipazione finora è stata molto scarsa, intorno al 25%.  

Per Vincenzo Suriani e Francesco Prospero si tratta di “una strampalata e costosa edizione di “Giochi senza frontiere”.

L’edizione nostrana di questo gioco a premi, prima di cominciare, è già costata 23.878 euro alle casse municipali: 10.000 euro per la ditta esterna che ha raccolto le domande, 8.000 euro come compenso per i giudici di gara, 3.292 euro per il ripristino delle luci della pista d’atletica, 1.830 euro per la “sanificazione materassi salto in alto” e infine 756 euro per l’affitto stravagante di due bagni chimici”, tirano le somme  i due consiglieri del centrodestra, “si badi bene che 23.878 euro è solo il costo (parziale) delle forniture esterne, cui vanno aggiunti i costi delle ore di servizio stipendiate di dipendenti, dirigenti e funzionari che fanno parte della giuria di “Giochi senza frontiere”, nonché le ore di servizio dei vigili urbani che per 20 giorni presidieranno l’area per tenere lontani passanti e runners, manco fossero esercitazioni militari della Nato. E mentre tutto questo parco giochi allegorico e costoso assiepa il Parco Muro delle Lame, a mancare (guarda caso), sono proprio i concorrenti: sono stati in pochissimi quelli che si sono presentati nei primi giorni di prove, circa uno su quattro, per gli assurdi ostacoli alla partecipazione creati dal Comune stesso, che costringe i candidati a muoversi da un territorio all’altro in piena fase pandemica”.

Suriani e Prospero sottolineano i costi a loro dire spropositati per delle prove fisiche che finora hanno visto partecipare poco più di 30 persone su 120 candidati, ne chiedono la cessazione immediata e il rinvio a tempi migliori.

Anna Bontempo (Il Centro)

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