Siamo vicini ai genitori e ai familiari di Emiliana Colitto e Marco Forlano, i nostri due giovani concittadini travolti e uccisi a bordo di una moto in un incrocio a Milano nel settembre del 2018.
Due famiglie distrutte da un dolore inconsolabile per avere perso due giovani con la prospettiva di una lunga vita.
Abbiamo appreso della condanna dell’automobilista che ha patteggiato la pena e che con una serie di attenuati si è visto comminare una pena a di due anni.
Rispettiamo la sentenza dei giudici, come è doveroso per tutti, ma facciamo fatica ad accettarla.
Non è possibile che nel nostro sistema giudiziario il danneggiamento rischia di essere punito in maniera più grave di un omicidio stradale.
Occorrerebbe al più presto una ridefinizione normativa che alzi la soglia della pena base per questo reato.
Per questo possiamo comprendere lo sgomento delle famiglie per una sentenza difficile da accettare, dove la pena è del tutto sproporzionata rispetto ad un reato che ha spezzato la vita di due giovani ragazzi.
Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo
Lino Giangiacomo, sindaco di Fresagrandinaria