“Chiudere tutto sarebbe un dramma”. Lo dichiara il segretario interregionale della Fim Cisl Primiano Biscotti che continua: “Quello che accadrà nelle prossime settimane e l’andamento dei contagi non possiamo saperlo, ma una certezza però ce l’abbiamo: le aziende sono il luogo più sicuro per i lavoratori. I protocolli vengono rispettati alla lettera e le Rsu sono sentinelle attente. Il problema è ‘ fuori dalle fabbriche dove il protocollo andrebbe rispettato. Se davvero fosse necessario un nuovo lockdown – prosegue Biscotti – sarebbe un disastro. Bloccare le attività produttive sarebbe drammatico. Per l’85% delle attività del Vastese non sarebbe possibile reggere una nuova sospensione dell’attività e sarebbe il colpo di grazia”.
Non nasconde preoccupazione anche il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca che torna a sollecitare la collaborazione di tutti. “Davanti a noi ci sono mesi difficili. Occorre prudenza e maturità”. D’accordo con la Magnacca anche i colleghi dei piccoli comuni della vallata del Trigno.
“La situazione è estremamente delicata“, dice invece il consigliere regionale della Lega, Manuele Marcovecchio. “Al momento è tutto in divenire. Personalmente penso che si possa e si debba evitare il lockdown e il blocco delle attività produttive nelle regioni dove il contagio è ancora contenuto. Per non arrivare a numeri drammatici però tutti dobbiamo rispettare le disposizioni del governo”.
La paura del futuro è tanta e ha già provocato una riduzione dei consumi in tutti i settori. Troppe le incognite del futuro e che pesano sugli imprenditori.
Nel frattempo anche gli uffici pubblici si preparano al peggio. Per gli operatori del sociale (uno dei settori che in questo periodo ha visto raddoppiare il proprio lavoro), è previsto un periodo ancora più delicato. “Aspettiamo le ordinanze ministeriali”, dice Maria Di Camillo, responsabile del Consorzio Sgs, la cooperativa che gestisce il sociale a Vasto e San Salvo. “Ad oggi non credo che per i nostri servizi sia previsto il lockdown. Tuttavia sarà riconsiderata la situazione utilizzando le opportune misure”.
Paola Calvano
