Sono scattate oggi le nuove misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19 contenute nel Dpcm del 3 novembre 2020 e in vigore fino al 3 dicembre. Come già sottolineato il nuovo Dpcm ha individuato tre aree: gialla, arancione e rossa corrispondenti ai differenti livelli di criticità nelle Regioni del Paese.
L’Abruzzo – assieme a Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto – rientra nell’area gialla.
Nell’area arancione rientrano invece Puglia e Sicilia mentre la Calabria, la Lombardia, il Piemonte e la Valle d’Aosta nell’area rossa.
Queste le misure in vigore da oggi in Abruzzo e nelle altre regioni inserite nell’area gialla:
- coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute, con la raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità;
- per i centri commerciali è prevista la chiusura nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno;
- mostre e musei sono chiusi.
- didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; mentre è prevista la didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie;
- Sono chiuse anche le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori;
- per quanto concerne il trasporto pubblico è prevista una riduzione dei passeggeri fino al 50%, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico;
- le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine sono sospese;
- per bar e ristoranti è prevista l’interruzione della somministrazione in sede dalle 18 mentre resta consentito l’asporto fino alle ore 22 e per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni;
- chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.
Come ha spiegato poi il Presidente durante il suo intervento, l’assegnazione di queste categorie di rischio potranno essere suscettibili di cambiamenti nel corso dell’evoluzione della curva epidemica, e saranno sempre ad esse adeguate e proporzionate.
L’inserimento delle Regioni nelle diverse aree, con la conseguente, automatica applicazione delle misure previste per quella fascia, avverrà con ordinanza del Ministro della Salute e dipenderà esclusivamente dal coefficiente di rischio raggiunto dalla Regione. I coefficienti vengono determinati secondo criteri di oggettività attraverso la combinazione dei diversi parametri all’esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute e dai rappresentanti delle Regioni e condiviso con il Comitato tecnico scientifico.