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Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte di Nicola Di Biase

Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte del 59enne operaio edile di San Salvo, Nicola Di Biase che mercoledì è caduto da un ponteggio. L’esame autoptico, che dovrebbe essere eseguito oggi pomeriggio ma che a causa del Covid potrebbe slittare a domani, sarà fatto all’obitorio dell’ospedale santo Spirito di Pescara dove Nicola Di Biase è morto.

I periti dovranno accertare se il 59enne è morto per le conseguenze traumatiche della caduta (una emorragia interna) o per un malore.

Intanto dal canto loro i Carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze dei colleghi dell’operaio che erano con lui al momento dell’incidente. La morte dell’operaio ha inevitabilmente risollevato le polemiche sulle morti in cantiere. In merito è intervenuto Marco Ranieri, segretario generale della Fillea Cgil che ieri in una nota, dopo aver espresso il cordoglio del sindacato alla famiglia Di Biase, ha auspicato che gli accertamenti della polizia giudiziaria riescano ad appurare le cause e la dinamica del tragico infortunio sul lavoro.

“Da quando l’attività lavorativa è ripresa dopo il blocco totale di marzo e aprile sono ripresi a ritmo spaventoso gli infortuni e le morti sul lavoro”, annota Ranieri.

“Un tributo di morte inaccettabile. La Fillea Cgil, auspica che la necessaria ripartenza dopo la crisi di questi mesi non sia disgiunta, anzi metta al centro il tema del lavoro, della sua dignità e dei diritti, fra i quali la sicurezza e la salute sono i più importanti”, conclude il segretario della Fillea Cgil.

Paola Calvano

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