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Circolo tennis, il ricorso spacca l’assemblea

Il Collegio dei probiviri si dichiara “incompetente” a decidere sulle istanze di annullamento avanzate da tre soci del circolo tennis e indica il Collegio arbitrale come l’organo a cui rivolgersi per far annullare la votazione di domenica scorsa. In ballo c’è il ritiro del ricorso al Tar sul bando di affidamento del Parco Muro delle Lame presentato nei mesi scorsi dal sodalizio presieduto dall’avvocato Gabriele D’Ugo  e in discussione il prossimo 20 novembre al Tar di Pescara.

Dei 106 soci che hanno partecipato all’assemblea del circolo tennis, 54 hanno votato a favore del ritiro, 52 contrari. Su quei 2 voti di scarto si è appuntata l’attenzione di Carlo Galasso, Fabrizio Erminio e Antonio Dorindo Gabriele. I tre soci  si sono  rivolti al Collegio dei probiviri per sollevare “il conflitto di interesse” di altri due soci – Paolo D’Amico e Roberto Tascione – che, a loro avviso,  hanno partecipato alla consultazione pur avendo un ruolo all’interno di una delle società che hanno vinto  la gara  per la gestione degli impianti sportivi del Parco Muro delle Lame e quindi anche della struttura gestita dal circolo tennis.

In particolare D’Amico è proprietario del 50% e amministratore unico dello Sporting club Vasto, società che, in associazione temporanea d’imprese con l’Apd Promotennis, si è aggiudicata l’appalto  per la gestione della struttura sportiva. Mentre Roberto Tascione è padre di Valerio, proprietario del 50% dello Sporting club.

Sulla questione il Collegio dei probiviri,  presieduto da Gabriele Tumini e formato da Eugenio Spadano e Serena Fabbri, si è dichiarato “incompetente”, indicando il Collegio arbitrale quale organo a cui fare riferimento.

“Il contenuto delle istanze, relative ai ricorsi presentati dai soci”, scrive il presidente Tumini, “non presentano contenuti da riferire ai compiti che lo statuto prevede in capo al Collegio dei probiviri”.

La risoluzione della controversia è quindi rimessa ad arbitri interni al circolo tennis. Nel frattempo proprio ieri le società aggiudicatarie hanno firmato il contratto in Comune.  In ballo ci sono la concessione per un periodo di 15 anni della struttura sportiva del Parco Muro delle Lame e un investimento di 250mila euro. Nel progetto di riqualificazione presentato  sono previsti la realizzazione di nuovi campi di paddle, bar, ristorante, palestra, aree relax e spazi di convivialità.

Resta da vedere ora che piega prenderà la querelle. Nelle scorse settimane il circolo tennis aveva comunicato al Comune  di non voler restituire i locali in uso, né lasciar subentrare l’Ati che ha vinto l’appalto, scatenando la reazione del sindaco Francesco Menna che, oltre a presentare un esposto in Procura ha dato mandato all’avvocatura comunale di avviare un’azione di tutela possessoria in via d’urgenza.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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