L’ambientalismo sinistro di Cianci e Menna, quello che tollera discariche abusive sparse qua e là sul territorio comunale e che ha abbattuto i pini nel quartiere San Paolo, ha scatenato adesso tutta la sua ira sui tigli di viale Giulio Cesare, segati senza comunicazione e senza un apparente valido motivo in autunno inoltrato.
L’amministrazione Menna si rivela per quello che è: una associazione padronale che con il patrimonio pubblico fa ciò che vuole, svendendo immobili, creando debiti e abbattendo alberi senza nessun confronto, nè con le forze politiche rappresentate in consiglio comunale, nè con la cittadinanza.
Risibile appare la motivazione (ex post) fornita dal Sindaco, preso come sempre con le mani nella marmellata, che non perde mai occasione per dare sfogo alla sua fantasia creativa nell’inventare scuse: il primo cittadino parla di abbattimento necessario per creare gli scivoli per disabili, in un punto in cui però i marciapiedi comunali sono talmente ampi da consentire comunque agevolmente sia il passaggio delle carrozzine, sia la presenza degli alberi.
Avevamo ragione quando mesi fa abbiamo emendato e cercato di migliorare il Regolamento del verde pubblico e privato: è inconcepibile che un Comune che chiede ai privati garanzie e autorizzazioni per operare nei propri orti e nei propri giardini, tagli e massacri a piacimento alberi pubblici, senza fornire nemmeno un atto o una determinazione, e senza avere esposto all’albo pretorio autorizzazioni e pareri.
Ci dispiace per chi ha creduto in buona fede in questo Regolamento, fidandosi delle promesse vuote di Menna, Cianci, Barisano e della sinistra estremista seduta in consiglio comunale: pretendere che questa gente faccia rispettare il verde urbano è come affidare ad Attila un regolamento per far rispettare l’ordine pubblico. Noi ne eravamo consapevoli e adesso i fatti ci danno ragione.
Non perdiamo perciò nemmeno tempo a chiedere le dimissioni dei componenti di una amministrazione parolaia e cialtrona che ama l’ambiente solo quando questo gli offre occasioni di profitto. Cianci, Menna e gli pseudo ambientalisti di questa maggioranza si devono solo vergognare, e a fargli dare le dimissioni penseranno, tra pochi mesi, i cittadini vastesi.
