Nei giorni scorsi l’Istituto San Francesco di Gissi ha proposto la XXIV edizione del presepe vivente. Neanche la pandemia è stata in grado di fermare quello che è ritenuto uno dei momenti più forti, se non quello apicale, del percorso educativo-riabilitativo inerente la catechesi degli ospiti.
Nonostante la forzata assenza del pubblico, si è scelto ugualmente di mettere in scena la rappresentazione solo per operatori ed ospiti. Si è ritenuto opportuno, nel difficile momento che stiamo vivendo, tra paure e distanze dagli affetti, ricreare l’atmosfera magica che si propaga dalle umili capanne all’interno della pineta.
Ancora una volta, San Francesco ha aiutato ospiti ed operatori, in virtù della rappresentazione intitolata “IL RE POVERELLO”, che si ispira al primo presepe vivente di Greccio, a rivivere con intensità emotiva il messaggio di amore e di speranza che scaturisce dalla nascita di Gesù Bambino.
E, rispetto alle edizioni precedenti, quest’anno gli ospiti, oltre che essere stati chiamati a interpretare i ruoli all’interno delle capanne e della drammatizzazione, sono stati gli spettatori privilegiati della manifestazione, in quanto hanno potuto, staccandosi dalle loro capanne, fare visita al presepe.
L’augurio è quello di poterci dare appuntamento con la popolazione per il prossimo anno. Dagli ospiti ed operatori del San Francesco gli auguri più sentiti di Buon Natale.