Abbiamo avuto modo di leggere con grande disappunto che la Isola Ecologica di C.da San Leonardo di Vasto, ha subito una nuova rivisitazione progettuale, dopo oltre 10 anni di “elaborazione strategica”. Un autentico regalo di Natale che differisce, ancora una volta, a data da destinarsi, la apertura dell’importantissimo presidio igienico sanitario cittadino.
Abbiamo infatti letto che la Amministrazione Comunale, con Delibera n. 285 del 18 dicembre 2020, ha manifestato la intenzione di spendere ulteriori circa 75.000 euro dei contribuenti vastesi, per la installazione di n. 5 idranti antincendio, collegati al relativo impianto, al servizio della Isola Ecologica, con annesso Centro del Riuso.
La decisione è stata riferita ad una presunta richiesta del Vigili del Fuoco, emanata in sede di collaudo dei relativi lavori, sostanzialmente conclusi .
Peccato che la normativa di cui allo specifico DPR 151/2011 e s.m.i., non preveda che le isole ecologiche comunali siano obbligatoriamente dotate di impianti antincendio e che tutta la ultradecennale attività progettuale di Menna e compagni, non sia stata mai inviata all’esame preventivo dei VV.FF.
Siamo entrati nello specifico ed abbiamo accertato che la manfrina incrementale, in termini di spesa e di tempi, oltre che alla costruzione innovativa di una piccola tettoia, è invece da attribuirsi, dal punto di vista normativo, alla intervenuta scelta – non si capisce bene di chi – di aumentare i quantitativi di carta e cartone e di oli, che si possono detenere all’interno dell’impianto, in maniera da far scattare l’obbligo, originariamente non dovuto.
E’ chiaro che un presidio di sicurezza antincendio è sempre meglio averlo , ma sia la Carta e Cartone che gli Oli Esausti, si sarebbero potuti invece conferire ai Consorzi di filiera senza stoccarli nemmeno per un istante e quindi che l’isola ecologica avrebbe potuto essere sicuramente aperta nel frattempo, evitando nuove rotture e ritardi di funzionalità.
Abbiamo inoltre dovuto vedere che gli stoccaggi provvisori dei Medicinali scaduti, attualmente raccolti e depositati in improbabili depositi comunali, non siano stati ancora considerati all’interno del nuovo Centro di C.da San Leonardo, con o senza impianto antincendi. Forse lo faranno tra un po.
Per concludere: ritardi ed approssimazioni nella azione amministrativa, aumentano i costi, peggiorano la qualità dei servizi comunali e rendono spesso drammatiche le condizioni e la qualità della vita dei vastesi, anche per discariche e smaltimenti abusivi, che non sono giustificabili, ma che i cittadini sono spesso costretti a fare, in mancanza di un recapito organizzato.
Sono situazioni e procedure che Il Nuovo Faro si impegna fin da ora a modificare.
Il Nuovo Faro
Edmondo Laudazi