Capacità di sintesi ed inclusività, esperienza amministrativa, rappresentatività sociale, conoscenza della città e dell’elettorato. E’ l’identikit del candidato sindaco del centrodestra tracciato dal tavolo permanente avviato nei giorni scorsi dai consiglieri comunali Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo ed Edmondo Laudazi per tentare di rimuovere lo stallo esistente nella coalizione.
I lavori, a cui hanno partecipato anche due nuovi partiti politici (Nuova Dc e Liberi e Forti), oltre al neo movimento politico nazionale Insieme e alcuni movimenti e gruppi locali, si sono concentrati sulla individuazione dei requisiti che il portabandiera del centrodestra deve avere.
“Naturalmente si è convenuto, all’unanimità dei presenti, che la selezione del miglior candidato sindaco del centrodestra dovrà avvenire mediante una procedura collegiale e partecipata tra i candidati designati dalle singole liste che parteciperanno alla competizione”, spiegano D’Elisa, Giangiacomo e Laudazi, “ lo scopo è quello di archiviare un quindicinale “sinistro” periodo di vita amministrativa vastese recuperando il ruolo e la funzione della nostra città , risollevata dal declino e rilanciata nelle sue positive tradizioni economiche e sociali. Il tavolo tornerà a riunirsi subito dopo Natale, per il prosieguo dei lavori e per dare la possibilità ad altri partiti e movimenti civici di partecipare”.
Insomma, mentre il sindaco uscente Francesco Menna ha avviato ufficialmente la campagna elettorale tappezzando la città di mega-manifesti, l’opposto schieramento tenta con questa iniziativa di venire fuori dall’impasse in cui si trova da mesi. Al momento sono sei gli aspiranti alla massima carica cittadina, di cui quattro donne.
Oltre a Menna sono pronti sulla rampa di lancio Dina Carinci (M5S e progetto civico ChiAmaVasto), Alessandra Notaro (aggregazione civica La Buona Stagione), Angela Pennetta (movimento civico L’Arcobaleno), Anna Rita Carugno (movimento “Ora rispetto per tutti gli animali”) e Orlando Palmer (segretario provinciale Iustitia Nova).
Un parterre di candidati che potrebbe ulteriormente arricchirsi visto che all’appuntamento con le urne mancano diversi mesi e tenuto conto delle fibrillazioni che si registrano in città. Nel frattempo i competitor in campo non potendo incontrare i cittadini a causa della pandemia, sfruttano i sistemi che la tecnologia mette a disposizione per divulgare il loro programma. In un momento così difficile per le relazioni sociali il progetto civico “ChiAmaVasto” ha deciso, per esempio, di organizzare chiamate collettive in rete per dialogare on line con i cittadini dei quartieri periferici per ascoltare le loro richieste e trasformarle in punti programmatici.
Anna Bontempo (Il Centro)