Sul focolaio Covid al San Francesco la Asl è impegnata ad arginare i contagi e a trovare soluzioni per aiutare il personale. “I degenti sono controllati anche dall’Usca”, assicura il direttore sanitario Angelo Muraglia.”Io stesso ogni sera controllo il report della situazione. Ho chiesto al direttore della Fondazione Padre Alberto Mileno, Francesco Nardizzi di avere una griglia di rischio. Allo stesso momento si sta valutando cosa fare per rimodulare la turnistica del personale. Cosa positiva è che al momento non ci sono nuovi contagi e i degenti positivi sono isolati e seguiti attentamente“, prosegue Muraglia che specifica che il focolaio “non riguarda tutto l’istituto, ma solo la Rsa”.
Il direttore sanitario è ottimista certo che presto l’emergenza rientrerà anche al San Francesco. “Nel frattempo la Asl sta monitorando quotidianamente la situazione”, assicura il direttore sanitario.
A seguire attentamente la vicenda è anche il consigliere regionale della Lega, Manuele Marcovecchio.“E’ importante aiutare il personale che non è stato contagiato a fare turni meno massacranti”, dice, “non è facile perchè occorre trovare personale preparato. In caso di necessità è probabile si faccia ricorso alla protezione civile”.
In merito è intervenuto anche il consigliere regionale del M5S Pietro Smargiassi: “Purtroppo all’elevato numero di contagi registrati presso l’RSA “San Francesco” si affiancano le morti per COVID nella struttura. Mi arrivano notizie dal personale e dai pazienti che lamentano un mancato piano di tamponi molecolari, che nella struttura mancherebbero addirittura dallo scorso 11 novembre. Mi associo al sollecito rivolto alla competente ASL di Chieti di quanti hanno sin qui richiesto un supporto in ottica di forza lavoro da affiancare al personale presente. Chiedo inoltre all’Assessore regionale Nicoletta Verì di dare corso ad un piano urgente di tamponi per la struttura”.
Fra gli anziani contagiati e che versano in gravi condizioni c’è anche il nonno di Stefano Moretti, presidente dell’Osservatorio Antimafia nonchè consigliere comunale di Monteodorisio che, tramite l’avvocato Luca Damiano ha sollecitato un intervento del Procuratore Giampiero Di Florio per fare chiarezza sulle cause che hanno provocato l’inferno nella Rsa.
Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, è in attesa delle risposte che dovrebbero arrivare dall’Asrem Molise. “Il San Francesco – afferma il primo cittadino – è sempre stato il fiore all’occhiello della città per la preparazione del personale. Non è facile sostituire gli operatori contagiati. A loro e ai degenti positivi va il mio augurio di pronta guarigione”.
Paola Calvano