Mentre tutti i consiglieri di minoranza non hanno partecipato al voto in segno di protesta, il Consiglio comunale di Vasto ha approvato oggi una transazione che, in relazione a un decreto ingiuntivo cui l’Amministrazione Menna non si è opposta nel 2017, riduce il debito del Comune verso la Pulchra, da 1.700.000 a 870.000 euro.
La riduzione del debito sembra allettante, come i prezzi bassi delle pentole di Vanna Marchi, nelle cui vesti il Sindaco Menna, dobbiamo dirlo, si è sentito completamente a suo agio.
Ma dietro al presunto buon affare c’è un grande inganno, un grande buco nella pentola venduta ai cittadini dal Sindaco Menna, buco che i consiglieri di maggioranza non hanno voluto o potuto vedere a causa della loro cattiva abitudine di non sollevaremai i coperchi.
La transazione prevede infatti che il Comune rinunci ad ogni pretesa relativa al vecchio contratto di servizio mettendo quindi una pietra tombale sulle rivendicazioni più volte avanzate dai nostri portavoce Dina Carinci e Marco Gallo in merito agli illegittimi aumenti tariffari applicati dalla Pulchra nel periodo 2010-2018 e accettati passivamente dal Comune.
Abbiamo spiegato a tutto il Consiglio comunale, in un dettagliato rapporto scritto, allegando anche la relativa documentazione amministrativa, come e perché, sommando gli importi indebitamente elargiti alla Pulchra, si arrivi nel 2017 alla cifra complessiva di 1.200.000 euro, cui bisogna aggiungere 120.000 euro di IVA e almeno 200.000 euro per il 2018, più interessi.
Si arriva quindi a un importo molto vicino a quello del decreto ingiuntivo e il Comune avrebbe potuto chiudere compensando sostanzialmente alla pari, senza doverquindipagare gli 870.000 euro previsti dalla transazione.
Ma i consiglieri di maggioranza non hanno voluto che gli uffici rifacessero i conti, ben consapevoli che, sollevando il coperchio della pentola, si sarebbe visto il grosso buco creato da Amministrazionidi centrosinistra, quantomeno incompetenti,che per anni hanno pagato alla Pulchra aumenti di canone senza controllare la veridicità dei dati all’origine degli stessi aumenti.
Il M5S ha provato, carte alla mano, che quei dati erano oggettivamente sbagliati.
Il Sindaco Menna ci dice che una eventuale causa con la Pulchra per rivendicare gli importi da noi calcolati durerebbe anni e quindi non sarebbe fattibile.
Intanto il M5S ha segnalato queste irregolarità fin dal 2018, quando anche il Sindaco e i consiglieri di maggioranza votarono una deliberazione che impegnava lo stesso Sindaco a ricontrollare la correttezza degli adeguamenti tariffari Pulchra. Il Sindaco non ha mai provveduto all’impegno preso in Consiglio comunale, ha dormito per due anni e oggi ci viene a dire che non c’è tempo per affrontare un’eventuale causa con Pulchra?
Ma di quale causa si tratterebbe? Qui siamo in presenza di palesi e ripetuti errori contabili, ammessi dalla stessa Pulchra, che potrebbero essere corretti immediatamente, se solo lo si volesse, chiedendo al fornitore l’emissione delle relative note di credito e bloccando i pagamenti per gli importi reclamati.
Questo Sindaco, invece, ha bloccato i pagamenti quando il Comune aveva torto e ora che il Comune ha ragioni oggettive, si rifiuta di bloccarli e ringrazia tutti coloro che, più o meno interessati, lo spingono o lo seguono in questo illegittimo percorso amministrativo.
“Ci sarà pure un giudice a Berlino!?!?!?”.
Così il M5S Vasto.
In merito sono intervenuti anche i consiglieri comunali del centrodestra Guido Giangiacomo (FI), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Alessandro d’Elisa (Gruppo Misto) Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro (Lega), Vincenzo Suriani e Francesco Prospero (FdI).
Ancora una volta il Sindaco Menna si salva, per un voto, sulla controversa questione della transazione di oltre un milione di euro a favore della Pulchra.
Dopo aver ritirato il punto durante lo scorso consiglio comunale, incalzato dalle perplessità sollevate dall’opposizione, Menna ha proceduto alla vigilia di Natale alla modifica della transazione, che ora lascia altre questioni aperte, insieme all’ennesimo debito che i cittadini vastesi dovranno sostenere per quattro anni, e per complessivi 870.000 €. Dopo che molti consiglieri di maggioranza gli avevano voltato le spalle per evitare un rischioso voto con conseguenze contabili imprevedibili, per un solo voto (quello di Mauro del Piano richiamato all’ordine all’ultimo secondo) Menna riesce a far approvare la immediata eseguibilità della transazione Pulchra.
Una maggioranza muta, incapace di rispondere a una delle qualsiasi pressanti domande di chiarimento legale e contabile della opposizione in merito alla copertura assicurativa dell’errore professionale che ha portato al debito di oltre un milione di euro, ha dimostrato ancora una volta la sua inadeguatezza a governare. La copertura assicurativa da cui nasce la vicenda, resta inoltre ignota al dirigente (che ha ammesso in aula di non averne conoscenza) ma era ben nota al Sindaco che si è limitato a dire che è stata azionata.
La domanda è: perché non ha pagato l’assicurazione, se presente, ed ora devono pagare i Vastesi?
Con la consueta prepotenza il Sindaco ha anticipato il punto aggiunto in coda solo 48 ore fa, ancora una volta riguardante il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, facendolo approvare senza consentire una adeguata analisi una delibera apparentemente di routine, ma che dietro complicate formule matematiche ancora una volta penalizza, in termini di costi del servizio, i cittadini Vastesi.
L’anno si chiude con il Sindaco in piena campagna elettorale non solo sui manifesti ma anche in consiglio comunale, con un evidente uso della cosa pubblica per il solo fine della sua rielezione.