“Alla Sabino siamo una famiglia. Per me è stato terribile perdere tre lavoratori ai quali ero affezionato”. A parlare è Gianluca Salvatore titolare della Sabino Esplodenti di Casalbordino. “Nella fabbrica – prosegue Salvatore – lavorano anche altri familiari delle vittime. Per questo sono il primo a volere che si faccia chiarezza su quello che è accaduto e capire cosa è successo”.
Neppure Gianluca Salvatore, dopo l’esplosione ha avuto accesso nell’azienda. Alla Sabino è rimasto tutto fermo al 22 dicembre. Per poter accelerare le indagini i suoi legali avevano chiesto alla Procura un incidente probatorio, ma la Procura ha rigettato la richiesta.
Gianluca Salvatore sa di doversi difendere con altri due dirigenti da accuse gravi e per questo si è affidato all’avvocato Franco Barbetti di Roma e ad Arnaldo Tascione di Vasto. I suoi legali stanno cercando dei periti in grado di fare chiarezza su quanto accaduto.
Al momento però il dolore più grande è la perdita dei tre dipendenti. “Erano dipendenti bravi e preparati ma sopratutto amici. Sono stato rincuorato dalla comprensione delle famiglie. Certo non sarà mai più come prima”.
L’auspicio del dirigente è scoprire la verità e poter riaprire prima possibile l’azienda nella quale lavorano una ottantina di dipendenti.
Paola Calvano