Abbiamo avuto modo di leggere il comunicato stampa del sindaco di Vasto Francesco Menna e dell’assessora all’ambiente Paola Cianci, ed è chiaro che la nota si riferisce a noi del Forum Civico Ecologista. Non possiamo non replicare.
Innanzitutto sottolineiamo da subito che Menna e Cianci non chiariscono se sono previsti aumenti di cubatura o meno e, inoltre, troviamo i contenuti del comunicato assolutamente disorganici in quanto vengono mescolati alla rinfusa svariati temi che producono in definitiva un testo inconcludente senza mai arrivare a smentire le nostre preoccupazioni le quali, anzi, vengono confermate.
Noi con questa nota non toccheremo temi diversi di quello che è il nuovo Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale di Punta Aderci.
- Il nostro comunicato del 3 gennaio scorso – quello a cui sindaco e assessora cercano di rispondere – si riferisce agli indirizzi della Giunta espresse dall’assessora Cianci nel Consiglio comunale del 30 dicembre 2020, nulla di più e nulla di meno. In quell’occasione l’assessora ha affermato che il nuovo Piano di Assetto Naturalistico della Riserva di Punta Penna prevede, alla luce dell’aumento esponenziale di turisti in Riserva, nuovi parcheggi e aumenti di volumetrie dei casolari esistenti e, a tal ultimo proposito, da quelle che sono le bozze del PAN in circolazione, sono previsti aumenti di volumetrie anche del 50% in caso di
cambio di destinazione d’uso del casolare per finalità ricettive e di servizio. Addirittura sembra siano previste nuove edificazioni anche in area di protezione esterna, a differenza di quanto previsto nell’attuale PAN. Questi pericoli, nel comunicato stampa dell’Amministrazione comunale, non vengono in alcun modo smentiti e, pertanto, i nostri allarmi vengono ulteriormente confermati. - In tutto questo tempo, le associazioni, nonostante le ripetute richieste – diffuse anche a mezzo stampa oltre che indirizzate direttamente al sindaco e all’assessora – di essere messi al corrente di quelli che erano, e continuano ad essere, gli indirizzi del nuovo PAN, non sono mai state chiamate a intervenire ma, al contrario, tutte le istanze di partecipazione e di pubblicizzazione del nuovo PAN sono sempre cadute nel vuoto. Infatti la cittadinanza è venuta a conoscenza degli indirizzi della Giunta solo a seguito di specifica interrogazione consiliare. Dunque, di quale partecipazione parlando sindaco e assessora?
- A tutt’oggi non sono stati pubblicati all’Albo Pretorio atti di indirizzo, delibere, determine o altro atto pubblico e ufficiale dell’Amministrazione relativi all’affidamento di redazione del nuovo PAN. Quindi non sono pubblici i nomi degli esperti citati da sindaco e assessora, e non è sufficiente parlare genericamente di esperti e/o della sola Cooperativa Cogecstre.
- Il fatto che gli indirizzi del nuovo PAN, così come descritti dall’assessora Paola Cianci in Consiglio comunale, siano tutti volti all’accoglienza turistica a discapito della salvaguardia degli ecosistemi, viene confermato anche nel comunicato dell’Amministrazione laddove si fa vanto che “In questi anni di gestione e valorizzazione sono aumentate le presenze
[turistiche]” e che, pertanto, secondo l’assessora e il sindaco, bisogna predisporre un PAN che accolga le migliaia di turisti che ogni anni arrivano a Punta Penna. Questo, secondo Menna e Cianci, lo si fa – perché non ancora veniamo smentiti e saremmo ben lieti di esserlo – attraverso nuovi parcheggi e il cambio di destinazione d’uso dei casolari per farli diventare strutture ricettive, anche aumentando la loro volumetria del 50%. Ecco, l’esatto opposto di quella che sarebbe una corretta gestione in termini di tutela ambientale ed ecologica. Su questo rispondiamo con quanto già detto nel precedente comunicato: la Riserva, per continuare ad essere ricchezza per tutto il territorio, ha bisogno di ridurre il carico antropico, non aumentarlo.
Concludiamo ribadendo nuovamente un concetto, ovvero che da parte nostra non lasceremo passare questa idea di riserva naturale e ci batteremo a difesa di Punta Aderci in tutti i luoghi e in tutti i modi che lo Stato democratico ci consente.