“Un progetto deleterio per Ortona e per l’intera Costa dei trabocchi, che necessita, soprattutto in questo momento, di salvaguardia, e non di impianti anacronistici e ad alto rischio ed impatto, sia per l’ambiente che per la salute”. Così Ascom Abruzzo, con il presidente Angelo Allegrino, bolla il progetto per la costruzione di un deposito di stoccaggio di gpl, di 25mila metri cubi, nell’area portuale di Ortona.
Il prossimo 13 gennaio, convocato dal ministero per lo Sviluppo economico, a Roma si terrà la conferenza relativa al procedimento autorizzativo del progetto presentato dalla Seastock srl del gruppo Walter Tosto.
“Bisogna scongiurare – dice Matteo D’Intino, neo responsabile Ascom di Ortona – che l’impianto venga realizzato. E bene fa il Comune a schierarsi contro. E’ necessario dare lo stop definitivo a un’opera che non porterà alcun beneficio ma che, d’altro canto, è pericolosa. E lo dimostrano le esplosioni, devastanti, di impianti simili che si sono verificati in passato all’estero. Meglio prevenire ed essere cauti che poi dover correre a ripari e piangere la catastrofe … Tra l’altro – viene aggiunto – questo progetto trova anche l’opposizione di tanti cittadini: gli stessi che, magari, in passato, hanno protestato contro la piattaforma “Ombrina Mare” e contro il Centro Oli. Al Mise bisogna andare pronti e preparati, per incassare il risultato che la collettività si aspetta. Del resto si tratta di un’iniziativa che sarebbe di ostacolo anche per le stesse attività portuali, di oggi e di domani”.