Un contributo di 70mila euro per la realizzazione di un “museo a cielo aperto”, dove custodire i resti dei capodogli spiaggiati a Punta Penna il 12 settembre 2014. E’ il finanziamento stanziato dalla Regione in favore del comune di Vasto, grazie ad un emendamento del consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Pietro Smargiassi.
Nei mesi scorsi il consiglio comunale ha approvato, alla unanimità, la proposta del Pd (primo firmatario il capogruppo Marco Marra), di avviare l’iter per il recupero degli scheletri dei capodogli spiaggiati sette anni fa e di realizzare un museo a cielo aperto all’interno della riserva naturale.
L’idea era stata lanciata i primi di settembre, subito dopo il devastante incendio che ha interessato il 10% della superficie dell’area protetta. Se il progetto venisse realizzato, potrebbe diventare un’attrazione unica in grado di unire sostenibilità ambientale a storia del territorio. E’ stata invece respinta dal consiglio regionale l’emendamento di Smargiassi di concessione di un contributo per fronteggiare i danni subiti dalla riserva naturale di Punta Aderci nell’incendio del 30 agosto 2020.
Il contributo richiesto sarebbe servito, in questo caso, per l’installazione di un sistema di videosorveglianza, per il ripristino e l’adeguamento delle strutture e per avviare uno studio volto all’esatte quantificazione delle misure economiche necessarie al reintegro della flora e dell’eventuale fauna andata distrutta nel rogo.
La Regione, in ogni caso, ha già stanziato 270mila euro per la realizzazione di opere di prevenzione e difesa di fenomeni di dissesto idrogeologico, sulla scorta di un sopralluogo compiuto dal Genio Civile. Sono previste opere di contenimento con tecniche di ingegneria naturalistica e interventi di regimentazione delle acque.
Anna Bontempo (Il Centro)