Articolo Uno Abruzzo, insieme al circolo di Atessa, esprime soddisfazione per l’esito della procedura relativa alla V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) che ha determinato la bocciatura del progetto di un impianto di trattamento e stoccaggio rifiuti sanitari infetti presentato dalla Società Di Nizio nel Comune di Atessa.
La contrarietà arriva grazie all’azione concreta messa in campo dalle associazioni ambientaliste WWF, Legambiente e dai comitati cittadini che sono stati di grande supporto al Comune di Atessa nel far valere le proprie motivazioni sostenute anche in sede giudiziaria. A loro va il nostro ringraziamento per il grande lavoro di approfondimento che svolgono per la tutela dell’ambiente del nostro territorio.
È giusto che un impianto classificato come “insalubre di prima classe” non venga realizzato in una realtà dove lo sviluppo economico e produttivo è incentrato sull’automotive, in cui ci sono aziende frequentate da migliaia di lavoratrici e lavoratori e nelle cui vicinanze insistono centri abitati. La tutela della salute delle persone è un diritto costituzionale e per questo deve essere al centro dell’agenda politica a tutti i livelli istituzionali garantendo percorsi partecipativi.
Auspichiamo che al più presto ci sia un cambio di tendenza e che questi segnali di natura tecnica si trasformino in volontà politica, in modo da investite le nostre energie nella green economy invece di rincorrere progetti che ormai sono superati.
Le parole d’ordine devono essere economia circolare e impianti sostenibili sia per la Val di Sangro che per la nostra splendida Regione; non può esserci più spazio per modelli vetusti e non rispettosi dell’ambiente. Peccato che l’approvazione della nuova Legge sui rifiuti da parte del centrodestra regionale sia stata un’occasione persa per voltare pagina e andare verso questi principi di sostenibilità.
Paola Cianci – Responsabile Ambiente Articolo Uno Abruzzo
Rinaldo Ciancaglini – Articolo Uno Atessa