“I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, oltre che speculare sulla salute dei cittadini, dimostrano chiaramente e palesemente di non sapere quali sono gli organi preposti a decidere l’attivazione di uno screening di massa. I cittadini meritano verità e chiarezza, ed è bene che venga fatta”. Lo dichiara il sindaco di Vasto, Francesco Menna.
“A stabilire se attivare o meno uno screening di massa sulla popolazione – evidenzia Menna – sono la Prefettura, la Questura, la Asl unitamente al sindaco. E dunque non è una decisione della conferenza dei capigruppo. E’ inverosimile –prosegue Menna – la superficialità e la scarsa conoscenza dei due consiglieri di centrodestra che ambiscono addirittura a voler governare Vasto. Ricordo ai cittadini in primis e ai consiglieri Prospero e Suriani poi, che più volte il sottoscritto ha anche avanzato la proposta di attivare un drive in a Vasto. Proposta che ha sempre ricevuto il diniego da parte del Direttore della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael. Dal 14 gennaio è attiva a Vasto la postazione del Drive Through per effettuare tamponi Covid restando a bordo dell’auto. Una iniziativa che rientra nell’ambito dell’operazione Igea, disposta dal Ministero della Difesa in collaborazione con il Ministero della Salute e che vede tutte le Forze Armate a supporto della Sanità locale. Dimostrazione questa di quanto l’Amministrazione comunale è attenta e sensibile su questa tema. Mi spiace però constatare che da parte dei consiglieri del centrodestra Suriani e Prospero prosegue la campagna mistificatoria che da settimane stanno mettendo in atto -conclude Menna- gettando fango sull’operato di questa Amministrazione. Ma speculare sulla salute dei cittadini in questo drammatico e difficile momento ha dell’incredibile. E ora hanno davvero toccato il fondo, incalza Menna che invita i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a collaborare fattivamente con l’Amministrazione su questo fronte perché sulla salute e sulla vita dei cittadini non c’è e non deve esserci colore e appartenenza politica che regga”.