Una decina di bidoni arrugginiti esposti quotidianamente alle intemperie in un capannone dismesso da anni di via Euripide, a pochi metri dal centralissimo corso Mazzini. Sul loro contenuto indagano i carabinieri forestali che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo.
“Finalmente qualcosa si muove”, dicono i residenti che da anni segnalano il problema alla Asl e al Comune, “crediamo che sia un nostro diritto sapere cosa contengono quei fusti che vediamo quando ci affacciamo dai nostri balconi. Siamo preoccupati per la nostra salute ed esasperati perché dopo tante segnalazioni non siamo riusciti ancora a capire a chi compete un eventuale intervento di bonifica”.
Le indagini dei carabinieri forestali sono scattate dopo l’esposto presentato da Orlando Palmer, segretario provinciale del movimento Iustitia Nova, il quale si è fatto portavoce delle preoccupazioni degli abitanti.
Oltre ai fusti non passano inosservati una catasta di pneumatici e tantissimi rifiuti. A completare il desolante quadro ci sono i vetri rotti e pericolanti della struttura dismessa dove sono presenti tantissimi topi.
Il capannone, che un tempo era la sede di una nota azienda di mobili per uffici, è in queste condizioni da anni. I residenti sono riusciti ad ottenere lo smantellamento del tetto in eternit della struttura, ma l’intervento se da un lato è stato provvidenziale per evitare rischi alla salute a causa delle polveri sottili di amianto, dall’altro ha reso visibile una vera e propria discarica formata da pneumatici e da una decina di bidoni arrugginiti.
Anna Bontempo (Il Centro)