“Le concessioni demaniali devono essere assegnate con procedura di gara per consentire il principio di concorrenza”. A queste conclusioni è giunto il Tar di Pescara che ha accolto il ricorso di una società di Campobasso – la Pasi srl – e condannato il comune di Vasto e i titolari di tre stabilimenti al pagamento delle spese (6mila euro), oltre al contributo unificato e agli accessori.
La sentenza, che potrebbe rappresentare un pericoloso precedente per chi risulta assegnatario di un pezzo di spiaggia, verte sulla proroga delle concessioni fino al 2033 disposte dagli uffici comunali nei mesi scorsi.
Per difendere i loro interessi circa quaranta operatori turistici, fra balneatori e albergatori, si sono costituiti insieme al Comune e alla Regione. Nel corso del giudizio la società ricorrente ha manifestato carenza di interesse per le loro concessioni demaniali e concentrato la propria azione su tre aree omogenee (Lido La Bussola, Lido del Sole e Lido Aurora), collocate al centro della riviera, di analoghe dimensioni e confinanti le une con le altre, senza soluzione di continuità.
La società molisana che ha avviato il contenzioso aveva chiesto l’annullamento di tutti gli atti amministrativi finalizzati alla estensione dei titoli concessori, a partire dalla delibera di indirizzo della Regione. La questione relativa al rinnovo automatico delle concessioni demaniali, su cui pende una procedura di infrazione che l’Unione Europea ha aperto nei confronti dell’Italia, è alquanto controversa.
“Le nostre associazioni di categoria si stanno dando da fare per tutelare i concessionari e i loro investimenti, ma è necessario un riordino della materia da parte del legislatore nazionale”, commenta Massimo Di Lorenzo, titolare del Lido Acapulco che ha guidato il fronte dei concessionari nel contenzioso davanti al Tar di Pescara. Contenzioso che nei loro confronti si è risolto “per carenza di interesse” da parte della ricorrente e con una sentenza che sancisce la necessità di una gara per l’assegnazione delle tre aree demaniali.
Ma è evidente che il pericolo di altri ricorsi non è affatto scongiurato, dal momento che i giudici amministrativi hanno bollato come “illegittima” la proroga delle concessioni. Il Comune di Vasto è una delle località italiane che hanno applicato l’estensione fino al 2033 delle concessioni demaniali marittime, disposta dalle legge nazionale.
Dopo che il decreto rilancio del Governo ha confermato il prolungamento dei titoli concessori, la giunta comunale ha accolto la proposta dell’assessore al demanio, Paola Cianci di rilasciare i titoli con la nuova scadenza al 2033, per garantire maggiore stabilità agli operatori del turismo balneare e per dare loro la possibilità di programmare investimenti infrastrutturali.
Anna Bontempo (Il Centro)