Undici rarissimi pini rossi abbattuti e raid vandalici nella pinetina presente nel tratto iniziale della pista ciclabile di Vasto Marina. Triste bilancio per le aree verdi presenti nel quartiere rivierasco. E’ di questi giorni il taglio di 11 pini rossi (o pini norvegesi) lungo viale Dalmazia, una specie che – come indicato nella relazione redatta dal forestale del Comune, Francesco Marsico – è vicina all’estinzione.
Si tratta di alberi molto longevi che possono raggiungere fino ad una età massima di 500 anni. Il legno è ritenuto molto pregiato. Sono stati abbattuti perché, sempre a detta del professionista, “presentavano difetti biomeccanici tali da ridurre notevolmente il loro fattore di sicurezza naturale”. Il taglio degli 11 alberi va a sommarsi all’abbattimento eseguito nei giorni scorsi di altri 50 esemplari di pini che erano presenti in varie aree della città, tra cui la villa comunale e via Mario Molino.
“Si è persa ancora una volta l’occasione per avere un approccio di altro tipo rispetto agli alberi e al verde pubblico”, commenta Stefano Taglioli, ambientalista storico, “un approccio che dovrebbe essere conservativo, in ossequio al regolamento del verde approvato e vigente. E quando dico “conservativo” intendo anche e soprattutto la trasformazione della pinetina in questione in risorsa per la città; quindi, area attrezzata quale oasi verde nell’ambito di un tessuto urbano, quello di Vasto Marina, che necessita di questo per evidenti ragioni di vivibilità, di turismo e di contenimento degli inquinanti in un luogo particolarmente soggetto al passaggio di auto. Non entro nel merito della relazione tecnica”, aggiunge Taglioli, “ma è evidente che anche questa volta è assente ogni visione che vada al di là del problema contingente. Di questo passo è chiaro che gli alberi non saranno mai una risorsa, ma solo un problema che, quando ci sono oggettive condizioni di pericolo, nessuno ovviamente nega. Tra l’altro nella relazione in questione la specie di pino è indicata come rara e pregevole per le nostre latitudini e, quindi, ancora di più meritevole di essere considerata, e non solo in termini di pericolosità. Invito il Comitato cittadino del verde, che tanti meriti ha avuto per l’approvazione del regolamento, a fare sue queste mie considerazioni”, conclude l’ambientalista.
Non vanno meglio le cose nella pinetina presente nel tratto iniziale della pista ciclabile che costeggia la riserva “Marina di Vasto”, dove in seguito ad alcun raid vandalici sono state danneggiate alcune attrezzature per lo sport. E’ il caso della panca per gli addominali scardinata e imbrattata con delle scritte contro il Governo. Chi frequenta quei luoghi – che in teoria dovrebbero essere oggetto di particolare tutela – parla di un evidente stato di abbandono e di mancanza di controlli .
Anna Bontempo (Il Centro)