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C’è il via libera dell’oleodotto dell’Ecofox

Via libera del Comune alla realizzazione di una condotta interrata sottomarina (sealine) lunga 1.350 metri per lo scarico degli olii vegetali. C’è il parere favorevole del dirigente Stefano Monteferrante alla valutazione di incidenza ambientale (Vinca) sull’intervento proposto dalla Ecofox, l’azienda di Punta Penna che produce biodiesel.

Nonostante le osservazioni presentate da alcune  associazioni,  il dirigente ha espresso parere favorevole alla realizzazione della sealine e di un campo boe per l’ormeggio e lo scarico di navi cisterna, anche se con una serie di prescrizioni a cui l’azienda dovrà adeguarsi. Si tratta, nello specifico, di limitare l’emissione eccessiva di rumore e polvere mediante l’impiego di barriere fonoassorbenti, nella sospensione delle lavorazioni del cantiere durante la stagione riproduttiva delle specie faunistiche, dell’esecuzione di un monitoraggio dell’ambiente marino da parte di esperti ed i cui risultati dovranno essere illustrati in relazioni periodiche. Le associazioni cittadine stanno valutando ora le azioni da intraprendere.

Contro l’intervento che ha ottenuto il via libera del Comune erano insorte Legambiente, Italia Nostra, Arci e  Wwf Zona Frentana e Costa Teatina che avevano evidenziato carenze nello studio preliminare dell’ambiente marino e le interferenze con il Sic (sito di interesse comunitario) Punta Aderci-Punta della Lotta.

Nello specifico Legambiente  aveva rimarcato come nello studio presentato dalla società non venissero presi in considerazione i possibili impatti sull’ecosistema marino (flora e fauna), oltre al contrasto con il progetto Calliope, finanziato dalla Unione Europea, che ha come partner coordinatore la Regione Abruzzo e che prevede l’allargamento del Sic Punta Aderci-Punta della Lotta  “a riprova del valore di pregio dell’ambiente e del fondale marino”.

Carenze nello studio ambientale preliminare dell’ambiente marino erano state rimarcate da Italia Nostra, Arci e Wwf Zona Frentana e Costa Teatina. Durante l’istruttoria sono stati acquisiti anche i pareri della Commissione comunale di valutazione ambientale formata da Daniele Galassi, Nicola Zinni e Andrea Mazzatenta. Solo i primi due esperti hanno ritenuto sufficiente la documentazione presentata dalla Ecofox.

Dallo studio di incidenza ambientale emerge che le azioni previste nel progetto non comportano la perdita di habitat”, sono le conclusioni a cui è giunto l’avvocato Monteferrante, “e non incidono sullo stato di conservazione dell’ambiente circostante”.

L’obiettivo della Ecofox è quello di scaricare oli vegetali i quali saranno veicolati, attraverso la sealine sotterranea verso lo stabilimento  e successivamente stoccati negli appositi serbatoi presenti all’interno del capannone. La finalità principale dell’opera è quella di rendere più economica l’operazione di scarico dell’olio vegetale con l’arrivo di navi cisterna più grandi di quelle attuali.

L’ultima parola spetta ora al Ministero della navigazione.

Anna Bontempo (Il Centro)

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