Secondo i dati statistici, c’è 1 lampione per l’illuminazione pubblica ogni 6 abitanti. Questo, tradotto a livello nazionale significa quasi 10 milioni di lampioni distribuiti negli 8.100 Comuni italiani. Oggetti che, come tanti altri, stanno subendo una completa trasformazione in seguito ai processi di digitalizzazione, led e “smartificazione” dei centri abitati.
“Gli obiettivi principali del progetto sono: la diminuzione dei consumi elettrici e quindi delle emissioni di CO2 e di gas climalteranti, la diminuzione dell’inquinamento luminoso e non per ultimo, la garanziadi un’ illuminazione degli spazi pubblici in modo efficace garantendo più sicurezza al cittadino” così riferisce l’assessore alla pubblica illuminazione Paola Basile.
Nel territorio di Casalbordino, tali opere non andranno ad aumentare gli attuali costi per la gestione e la manutenzione ,la riqualificazione di tutti gli apparecchi illuminanti presenti, con 1766 apparecchi a LED di ultima generazione con elevata efficienza. Il ripristino di punti di illuminazione (sostegno e apparecchio) che facevano parte dell’impianto di illuminazione originario ma che, nel corso del tempo sono stati abbattuti e non ripristinati.
Il ripristino, mediante sostituzione delle condutture di alimentazione provvisorie o danneggiate e quindi interrotte, dei cavidotti interrati, su banchina o su strada. Tutti gli apparecchi illuminanti scelti dall’ Amministrazione, utilizzano una fonte a LED a 4.000K e 3.000K che consente di garantire una elevata resa cromatica e che permettono di garantire i massimi risultati in termini di efficienza e qualità della luce garantendo i requisiti di sicurezza stradale e la rispondenza alle normative di settore.
Fulcro dell’illuminazione pubblica a LED, i lampioni sono progettati per essere al centro della gestione delle città del futuro. Questo perché rappresentano i punti di una rete già esistente e strutturata sulla quale poter integrare nuove tecnologie. Enzo Dossi