“Una perizia costata oltre ventimila euro, redatta basandosi solo sui libri contabili del concessionario, senza che il perito mettesse mai piede nel parco, valutasse l’effettivo valore delle opere, verificasse eventuali inadempimenti del concessionario e senza accertarsi dell’approvazione e/o dell’autorizzazione alla loro realizzazione da parte del comune di Vasto” contestano la perizia dell’incaricato dell’amministrazione Menna i consiglieri comunali di minoranza Prospero, Suriani, d’Elisa, Laudazi, Giangiacomo, Cappa e D’alessandro, che “sembrano rivivere lo stesso scenario apocalittico della vicenda Pulchra con l’opposizione al decreto ingiuntivo milionario non iscritto a ruolo e Bandi preparati in fretta e furia a causa dell’imminente scadenza delle convenzioni. Anche questa volta, sebbene incalzati da circa due anni dalle minoranze, l’amministrazione Menna arriva impreparata alla scadenza di una convenzione che, per il suo valore, avrebbe meritato ben altra attenzione. Un nuovo bando che Menna & C. vorrebbero predisporre su una perizia che non ci convince, di cui il professionista incaricato dovrà chiarire molti aspetti, basata su un’interpretazione sfavorevole e non condivisibile della convenzione.
Perché non ha verificato l’autorizzazione e/o approvazione delle opere da parte del comune come richiesto dall’art.7? Perché per la loro stima si è basato solo sulle scritture contabili del concessionario senza effettuare alcun sopralluogo e periziare il loro valore reale? Perché nell’indennizzo ha considerato anche la manutenzione dei manufatti di proprietà del Comune? Perché non ha verificato e valutato gli eventuali inadempienti del concessionario? Perché, tra gli eventuali inadempimenti, non ha valutato la mancata apertura del Parco nell’estate 2020 per decisone unilaterale del concessionario? Perché, ai fini del calcolo dell’indennizzo, non ha valutato gli eventuali danni causati dalla mancata apertura? Perché non ha considerato, ai fini del calcolo dell’indennizzo, la mancata realizzazione del campo sportivo in località incoronata da parte del concessionario? Perché il perito si lamenta della scarsa documentazione fornita dal Comune di Vasto? Quale documentazione manca secondo il perito per adempiere in maniera completa al suo incarico? Perché Menna e Toma non hanno fornito questa documentazione? Queste e tante altre risposte dovranno essere fornite alla Città e ai sottoscritti da Menna, Toma e dal perito incaricato, perché Vasto, dopo la Farmacia Comunale e la Pulchra, non può subire l’ennesima svendita del suo patrimonio. La nostra città ha bisogno di altro, Vasto merita altro”.