L’Assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì ha inviato a tutte le Asl del territorio una circolare in cui c’è una “forte raccomandazione” affinché l’interruzione farmacologica di gravidanza sia effettuata in ambito ospedaliero e non presso i consultori familiari.
La Regione Abruzzo, contro le direttive del Ministero della Salute e nel pieno di una pandemia che ha già messo in crisi gli Ospedali e la Sanità Locale, agisce ideologicamente per spostare dai consultori ai nosocomi l’accesso alla RU486.
Il centro destra conservativo che festeggia ogni anno la giornata della famiglia, da una parte tradisce, divorzia, abortisce e dall’altra rinnega le tante battaglie che hanno consentito anche a loro di essere liberi di determinare il proprio percorso di vita soprattutto difronte alle difficoltà che non hanno colore politico.
Ribadiamo il diritto alla libera scelta delle donne. La rete dei consultori va rafforzata non depotenziata.
Il Segretario – Francesco del Viscio
Insieme a:
Paola Cianci
Paola D’Alfonso
Cristina Di Paolo
Giulia Marino
Annalisa Mincone
Fabiana Spadaccino
Giulia Spadaccino
Noemi Moretti