Opinioni contrastanti sulla gestione dell’area della Riserva Naturale di Punta Aderci. Il movimento “Vasto, città etica” propone l’insediamento nella zona di attività turistiche. “Piccoli ombreggi al massimo 3 come già prevede la legge regionale“, annota il movimento.
“In questo modo – proseguono – si darebbe lavoro a cooperative giovanili che potrebbero gestire i lidi con il controllo vigile di associazioni ambientaliste. Sulla spiaggia andrebbe sistemata una opportuna cartellonistica che spieghi che cosa è una riserva naturale, i comportamenti da adottare e i consigli utili. In sostanza a residenti e turisti andrebbe spiegato cosa si può fare e cosa è vietato. In questo modo Punta Penna verrebbe salvata dalla marea di rifiuti lasciata dal turismo selvaggio”.
“La gestione del “no” a tutto, non ha prodotto buoni risultati”, continuano i rappresentanti del movimento. “Le cooperative di giovani potrebbero ridare alla zona regole, ordine e accoglienza.”
Il movimento Vasto città Etica ha dunque deciso di lanciare una sorta di referendum sulla propria proposta attraverso facebook per dare modo a tutti i cittadini di dare il proprio parere.
Una buona parte di vastesi stigmatizza l’assalto alla Riserva e i parcheggi selvaggi che la scorsa estate hanno creato non pochi danni . Nel frattempo l’amministrazione comunale si augura che arrivi presto al capolinea l’inchiesta aperta sull’incendio doloso che ha divorato le piante protette del promontorio all’ombra del faro e il litorale.
Paola Calvano