Quarantotto ore di tempo per fare sintesi e convergere su un nome o una rosa di nomi da sottoporre alle segreterie regionali dei partiti. Il tavolo del centrodestra detta i tempi per uscire dal guado e scegliere, nel giro di pochissimi giorni, il candidato sindaco. La linea è quella di far decidere le segreterie locali, per non calare le scelte dall’alto, ma è ovvio che se queste non dovessero trovare la quadra sarà il tavolo regionale a individuare la persona da schierare in campo alle prossime amministrative. Potrebbe anche non essere espressione dei partiti della coalizione. Prende sempre più piede l’ipotesi del candidato civico.
“Il centrodestra non vuole perdere le elezioni a Vasto”, taglia corto Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, “abbiamo quindi chiesto a tutti i partiti della coalizione di superare eventuali situazioni di stallo per individuare la migliore candidatura. Il concetto che abbiamo cercato di far passare è che il discorso delle quote è ormai superato: nessun partito deve quindi rivendicare il candidato sindaco”, chiosa il braccio destro del presidente Marco Marsilio “vogliamo che la scelta sia il frutto di una condivisione del territorio. E’ questo l’indirizzo venuto fuori dal tavolo regionale. L’obiettivo è costruire un chiaro progetto politico alternativo al non governo del centrosinistra in questi ultimi quindici anni e lo vogliamo fare insieme ai movimenti e alle liste civiche che non si riconoscono nell’attuale amministrazione comunale. Siamo anche pronti a valutare i candidati civici”, dice il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.
La palla torna quindi al tavolo vastese che finora si è riunito senza concludere nulla, fatta eccezione per la individuazione di una sorta di identikit per la scelta del candidato sindaco. Incontri che hanno solo generato malcontento nella base. A scalpitare è stata soprattutto la lista civica “Il Nuovo Faro” di Edmondo Laudazi e Mario Olivieri che nel 2016 si presentò da sola alle elezioni, ma che questa volta fa parte a tutti gli effetti del tavolo locale che si è insediato nei mesi scorsi.
Molti gli appelli lanciati in queste settimane da Laudazi e Olivieri per pungolare il centrodestra. Il tavolo regionale che si è riunito on line lunedì sera ha dettato tempi strettissimi per uscire fuori dall’empasse, concedendo 48 ore ai coordinatori locali per un veloce giro di consultazioni per poi tornare al tavolo regionale con un nome condiviso o una rosa di nomi. Si riuscirà a mettere da parte i personalismi per scegliere il miglior candidato sindaco? Tutti i partiti della coalizione sono consapevoli che la posta in gioco è alta, così come sono convinti che ulteriori ritardi nella scelta del candidato non farebbero altro che agevolare il centrosinistra. Su questo punto è stato molto chiaro Angelo Pollutri, animatore della aggregazione civica La Buona Stagione che punta sull’ex giudice di pace Alessandra Notaro.
“Il centrodestra, allo stato attuale, sta spianando la strada per la riconferma del sindaco Francesco Menna. Di questo passo credo che non avrà neanche la possibilità di andare al ballottaggio”. Così Pollutri, ex esponente del Pd che ha avuto un ruolo di primo piano nella campagna elettorale di Menna ed è stato anche nel suo staff, aveva stigmatizzato la situazione di stallo nel centrodestra, scatenando la dura reazione del partito democratico.
Anna Bontempo (Il Centro)