Un mare colorato all’ingresso del reparto e il corridoio trasformato in un’arca di Noè, con tanti oblo marini, “perché la malattia è un viaggio, anche in una nave, ma se è colorato è meno difficile”.
Non auguriamo a nessuno di dover andare nella Pediatria di Vasto, ma se, anche solo per una visita doveste recarvi nel reparto rimarreste sbalorditi già all’ingresso. Ad accogliere e a rasserenare c’è un gigantesco mare azzurro e subito dopo nel lungo corridoio del reparto, ci sono nuovi pannelli decorati che rappresentano l’arca di Noè. Fanno parte del progetto progettato e finanziato dall’Odv Ricoclaun in sintonia con il personale sanitario del reparto, la direzione sanitaria, in collaborazione con Tam Comunicazione di Andrea Tortora e Andrea Mucci. “L’idea”, ha spiegato la Presidente, Rosaria Spagnuolo, durante l’inaugurazione, “è stata quella di pensare alla malattia come un percorso, un viaggio, in una nave piena di animali, quelli disegnati nelle porte delle varie stanze qualche anno fa, leoni, zebre, giraffe, ecc, e in questa nave che non è altro che l’arca di Noè, dagli oblò si vede il mare, un mare azzurro pieno di pesci. Fuori, la porta dell’ingresso è inglobata in un grande mare, grande tutta la parete. Il progetto che mira a migliorare l’umanizzazione dei piccoli pazienti in ospedale, con il colore, con i disegni vuole creare un percorso cromatico positivo, che sviluppi la fantasia e la creatività.” Il primario del reparto Pediatrico dr. Lidio D’Alonzo e il direttore sanitario dr.ssa Francesca Tana, hanno evidenziato l’importanza del progetto che rende l’ambiente sereno e confortevole per i piccoli pazienti, creando spazi che potranno farli sentire protetti, a proprio agio, in un ambiente familiare, amico, accogliente, rendendo la degenza meno traumatica.
Il progetto Ricoclaun completa tutto un percorso di decorazione del reparto, nel 2010 con il finanziamento del Consiglio Dei Ministri l’associazione ha donato dei grandissimi pannelli decorati con colori e stoffe realizzati dall’istituto d’arte di Vasto, recentemente con il finanziamento della Bper e della Banca d’Italia la tv in ogni stanza, poi le poltrone reclinabili per le mamme e ad ogni porta un adesivo a forma di animale. E chissà se prossimamente non possano nascere ulteriori progetti.
Sicuramente per i volontari Ricoclaun c’è la nostalgia di non poter ancora ritornare a fare servizio in ospedale a causa della pandemia. Ci auguriamo di cuore che al più presto ci siano le condizioni per riprendere l’attività di clownterapia, ne abbiamo tutti bisogno.