La Giunta Comunale di Vasto – forte con i deboli ma debole e gentile con i forti – con proprio atto n. 36 del 18.02.2021 – , ha inteso prendere alcune decisioni in materia di pianificazione urbanistica, in maniera – come al solito – opaca ed intrasparente.
Adducendo la impossibilità di portare avanti la Variante al Piano Regolatore Generale, come richiesto ed auspicato dai cittadini vastesi e come affermato negli impegni di inizio mandato da parte del Sindaco, la Giunta Comunale ha infatti preso atto che non sussistono le possibilità economiche di realizzare il Porto Turistico, originariamente previsto ed ubicato in Loc. Lebba, ma incredibilmente ha contestualmente incaricato gli uffici comunali al fine di:
- Attivare la pianificazione di ufficio, sostituendosi ai proprietari, della Zona F3 del vigente Piano Regolatore Generale e cioè di sbloccare i circa 25 ettari di terreno, circa 250.000 mq di suolo, che sono stati destinati alla realizzazione delle infrastrutture e dei servizi dello stesso Porticciolo Turistico che non sarà realizzato. Decisione da ricovero psichiatrico, presa senza uno straccio di relazione tecnica esplicativa delle effettive ragioni e dei fabbisogni della costa vastese interessata.
Si potrebbe – a prima vista e leggendo l’atto – pensare che Menna, Forte e soci abbiano inteso valutare i diritti dei cittadini ad uno sviluppo equilibrato ed ecosostenibile, che contemperi le esigenze della economia con il diritto al miglioramento della qualità della vita dei vastesi e con il risparmio del suolo. Purtroppo non è così.
Con la citata delibera G.C. 36/2021, viene infatti attivata una pianificazione, addirittura in Variante al PRG, per consentire le costruzioni: una vera e propria effimera promessa cartacea, esposta a fini meramente propagandistici ed elettorali, priva di qualsivoglia tempistica e di qualsiasi impegno di spesa necessario a realizzare gli stessi indirizzi.
Una pericolosa presa per i fondelli dei vastesi, rispetto alle varie enunciate partite di progresso che – seppure in maniera pedestre – si intenderebbe affrontare.
Il Nuovo Faro ritiene che tale delibera vada revocata in autotulela per l’evidente difetto di motivazione delle ragioni illustrate e che vada – al contrario – fornito stimolo ed impulso alla azione concreta e fattibile dei competenti Uffici Comunali per la definizione, almeno, di tutti i programmi già avviati dal Consiglio Comunale ed attesi dalla popolazione (declassamento urgente delle aree edificabili da sclassificare, come richiesto dai cittadini interessati, interventi nel Centro Storico e sui dehors, interventi sul Piano demaniale marittimo per il rilascio delle Concessioni degli stabilimenti balneari, etc).
Auspica altresì, il rinvio alla valutazione tecnica e politica del Consiglio Comunale degli adempimenti procedurali per la progettazione e per la urbanizzazione sia delle aree di espansione, sia per la inopportunità di ulteriori ampliamenti dell’abitato, in un momento in cui forte è la opposta, meritoria – inconciliabile rispetto agli intendimenti deliberati dalla G.C. – tendenza al risparmio del suolo ed alla rigenerazione edilizia.
Si dia poi avvio – senza indugio e con il supporto dei tecnici che lavorano in Città e che sono stati ridotti alla indigenza da questa Giunta – , alla variante al Piano Regolatore Generale di Vasto, strumento indispensabile per pensare e/o ripensare allo sviluppo economico e sociale della nostra Città. Tutto il resto è piaggeria elettorale o…. noia, per un film inutile e già visto .
Il Nuovo Faro
Dott. Ing. Edmondo Laudazi