L’Abruzzo, regione verde d’Europa, può diventare un attore fondamentale nello scacchiere europeo post covid grazie alle sue peculiari aree faunistiche. In questo contesto la nascita della Via Verde è di certo un aiuto concreto, spingendo la regione ad esser vista sempre di più come la miglior meta per il turismo verde. Ma per far diventare la via verde un aiuto e non un boomerang dobbiamo essere consapevoli che i prossimi step saranno fondamentali e decisivi.
Nelle ultime settimane stiamo assistendo ,con preoccupazione, alle discussioni intorno alla futura gestione della Via Verde. La confusione regna sovrana: bozze di programmi non sufficienti che vengono presentate senza spiegazioni, confusione TOTALE tra gestione della Via Verde e la ben diversa gestione delle aree demaniali, l’interessamento dei gruppi speculativi che iniziano a far sentire la loro voce, ma anche l’affacciarsi di sigle dietro cui si nascondono non ben precisate persone. Ad oggi la Via Verde rischia di diventare una torta da spartirsi e non un programma economico sociale e ambientale in grado di far ripartire il territorio con un approccio post covid, favorevole.
Chiediamo quindi alla provincia (Regione? Ministero? anche qui sembra non esserci chiarezza) di creare tavoli programmatici il più possibile trasparenti, in cui gli attori siano NOTI portatori di interessi e non stakeholder improvvisati in cerca di incarichi.
Antonio Canzano – Segr. Provinciale ARTICOLO UNO Chieti
Marco Severo – Segr. Articolo Uno Lanciano
Dario Rosato – Segr. Articolo Uno Guardiagrele
Ernesto Sciascia – Segr. Articolo Uno Monteodorisio
Domenico Di Nardo – Segr. Articolo Uno San Salvo
Giustino Zulli – Segr. Articolo Uno Chieti
Pasqualino Di Genni – Segr. Articolo Uno Paglieta
Articolo Uno Medio Vastese