“La magistratura faccia chiarezza sui cattivi odori che dalla zona industriale arrivano nel centro abitato”. E’ intenzionato a rivolgersi alla Procura il sindaco Francesco Menna dopo le ultime segnalazioni arrivate in Comune sulle emissioni moleste.
Il fenomeno, inizialmente circoscritto solo all’area di Punta Penna e alla riserva naturale di Punta Aderci, sta interessando da settimane diverse zone della città. L’odore pungente che raschia la gola e brucia gli occhi è stato avvertito all’Incoronata, lungo la circonvallazione Istoniense, corso Mazzini, corso Garibaldi, via Casetta, via Santa Lucia e perfino in piazza Rossetti.
L’amministrazione comunale, che nelle scorse settimane aveva chiamato in causa l’Agenzia regionale per l’Ambiente (Arta), la Asl e la Regione senza ottenere risposte, ora è decisa a rivolgersi alla magistratura a cui presenterà un esposto contro ignoti. La norma di riferimento è l’articolo 674 del codice penale e riguarda le molestie olfattive o esalazioni odorigene in grado di arrecare pregiudizio alla salute pubblica.
“Tramite l’avvocatura comunale stiamo formalizzando un esposto”, fa sapere il sindaco Francesco Menna, “chiederemo udienza al procuratore capo Giampiero Di Florio per rappresentare la situazione e consegnare la documentazione affinchè venga avviata una indagine”.
“Avevamo già deciso di rivolgerci alla magistratura prima che arrivassero le ultime segnalazioni”, aggiunge l’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci, “nel frattempo continueremo ad interpellare l’Arta e la Regione e ad interloquire con l’Università D’Annunzio che sta lavorando a delle sperimentazioni scientifiche, a terra e a bordo di droni, attraverso lo sviluppo di apparecchiature finanziate con fondi europei erogati dal Ministero dell’Università e della Ricerca”.
Le segnalazioni, un tempo relegate solo all’area industriale di Punta Penna, stanno arrivando da diverse zone della città. Molti i cittadini che hanno chiamato in Comune o l’assessore Cianci, manifestando preoccupazione per il fenomeno e chiedendo chiarimenti sulla qualità dell’aria.
Nelle scorse settimane l’ufficio ambiente ha trasmesso all’Arta e alla Asl una nota con la richiesta di un intervento concreto su una problematica che si ripete da anni. Anzi da decenni. Michele Celenza, presidente dell’associazione civica Porta Nuova ricorda che su questo argomento è già intervenuto nel luglio 2004, nel settembre 2005, nel novembre 2010 ed infine il 17 settembre 2013.
Si tratta infatti di un problema antico che in passato ha costretto tre operai addetti all’impianto di depurazione della zona industriale a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vasto: lamentavano bruciore agli occhi e secchezza alla gola. L’episodio si verificò nel 2009. Da allora esposti e segnalazioni si sono moltiplicati, ma non è successo nulla. La richiesta delle associazioni cittadine di predisporre un serio monitoraggio della qualità dell’aria è rimasta inevasa.
Anna Bontempo (Il Centro)