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Lembo (PD): “Coalizione più ampia e squadra di governo tutta nuova”

Una coalizione allargata ad altri soggetti politici, un maggior numero di liste rispetto alla precedente tornata elettorale e, in caso di vittoria, una squadra nuova. Chi ha ricoperto importanti incarichi amministrativi per tre mandati consecutivi ha già dato il proprio contributo”. Simone Lembo, segretario cittadino del Pd,  delinea le strategie del partito di maggioranza che, insieme alla coalizione, punta compatto sul sindaco uscente, Francesco Menna. Ad oggi lo scenario è quello di un centrosinistra in netto vantaggio e con la strada spianata grazie alla situazione di stallo che regna da mesi nello schieramento opposto, il centrodestra, che non ha ancora individuato il nome del suo portabandiera. Nonostante tutto Lembo sceglie la strada della prudenza.

Il centrosinistra si sente la vittoria in tasca?

Non ci sentiamo in  vantaggio, né in svantaggio, la partita và giocata nel rispetto degli avversari e dei cittadini, con molta umiltà. Io non mi sento tranquillo, bisogna lavorare”, commenta il segretario del Pd, “ad oggi lo scenario, che vede slittare le elezioni in autunno, permette a tutti di ragionare con più calma. C’è più tempo per le scelte e le valutazioni. Il Pd ha fatto una serie di incontri con la coalizione, e quando parlo di coalizione mi riferisco alle liste che si sono presentate nel 2016. Siamo già a buon punto per la selezione delle candidature. Stiamo dialogando anche con altri soggetti politici al di fuori della coalizione uscente che siamo disposti ad ampliare. Stiamo ragionando su un numero di liste superiore a quello della precedente tornata elettorale: da cinque liste in su”.

Lembo al netto della importante defezione di Luciano Lapenna, che ha dichiarato in più occasioni di non volersi ricandidare, chi sarà della partita tra gli amministratori uscenti?

“La lista del Pd è quasi completa”, risponde il coordinatore dem, “per quanto riguarda Lapenna – che considero il mio papà politico – è vero che ha dichiarato da un pò di tempo a questa parte che non vuole ricandidarsi. Vedremo fino alla fine se sarà così. Ha una grande esperienza politica ed è una persona che ha delle capacità che pochi hanno. Sicuramente gli chiederò una mano. Per gli altri uscenti premetto che non sono un rottamatore e che  secondo me il Pd deve essere inclusivo, ma capace di fare scelte di qualità. Per me tutti si devono candidare, ma nella fase di governo bisogna avere l’opportunità di scegliere una squadra che vada nella direzione del cambiamento. Secondo me chi ha ricoperto ruoli nell’amministrazione attiva – parlo di assessori – per tre mandati consecutivi ha già dato tanto e va ringraziato per questo. Però c’è bisogno di un  ricambio di energie, di idee e di creatività. Non è un discorso legato all’età. Ci vogliono risorse e forze nuove”.

Segretario come pensa di ricucire lo strappo con le associazioni ambientaliste?

“Il rapporto va recuperato, proverò a parlare con i loro rappresentanti, sarà un mio preciso impegno ragionarci e vedere come si può risolvere il problema. Tra l’altro siamo parlando di associazioni che fanno parte del mondo del mio partito. Ma  non mi sento di dire che questa amministrazione ha fatto azioni contro l’ambiente. Ci sono state delle problematiche dovute a delle scelte da effettuare”.

Secondo lei quali sono le azioni non più rinviabili sulle quali si deve concentrare il secondo mandato del centrosinistra con Menna?

“Sicuramente quelle legate al turismo che non riguardano solo gli eventi, ma il miglioramento della qualità della vita. Per me  il turista è un cittadino temporaneo e tale deve essere considerato. Se io da cittadino mi aspetto una accoglienza particolare, la vivibilità, la qualità della vita, la pulizia della città, la bellezza e i servizi, questa è la direzione che bisogna prendere. Le scelte politiche devono essere calibrate come se fosse una filiera unica. Un altro aspetto fondamentale è la Via Verde che non è di competenza comunale. Come partito stiamo sollecitando il completamento di questa importante infrastruttura turistica. E’ improcrastinabile risolvere il problema delle gallerie. L’altro problema è il lavoro che verrà fuori in tutta la sua drammaticità dopo la pandemia. Dobbiamo stare attenti ad alcuni ragionamenti da fare sulle grandi imprese come Sevel e Pilkigton, il cui piano di sviluppo andrebbe attenzionato. Per non parlare delle  micro e piccole imprese che stanno vivendo una situazione gravissima: dobbiamo capire cosa fare per aiutarle. Facilitare una serie di autorizzazioni, rendere la città più bella, accogliente e fruibile, aiutarle ad aprire, ad essere più veloci. Da tenere in grande considerazione anche il  mondo dei servizi legati alla logistica, dal porto all’ex autoporto,  che può essere un pezzo di futuro nostro”.

Anna Bontempo

 

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