Chiedono lavoro, futuro, dignità e certezze per le loro famiglie gli 80 dipendenti della Esplodenti Sabino di Casalbordino. Il riconoscimento della cassa integrazione fino al 17 aprile li ha rincuorati ma questo non basta e invocano l’intervento delle Istituzioni. Intanto questa mattina per far comprendere quanto è grande la loro disperazione si ritroveranno davanti ai cancelli dell’azienda sequestrata per dare vita ad un sit in pacifico.
“Chiediamo che le indagini seguano un percorso diverso da quello lavorativo”, fanno sapere le rsu che proseguono: “E‘ giusto individuare la causa della morte dei nostri colleghi ma quella disgrazia non è stata colpa nostra. Abbiamo bisogno di lavorare”.
I rappresentanti sindacali tornano a chiedere agli assessori regionali Daniele D’Amario e Pietro Quaresimale di trovare una soluzione alla loro disperazione e a quella di 80 famiglie.
A Roma la deputata del M5S, Carmela Grippa ha coinvolto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando e il titolare del ministero dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti chiedendo che si attivino per garantire il futuro della Esplodenti Sabino e il lavoro ai dipendenti.
“Da parte mia c’è il massimo impegno per ridare a queste famiglie speranza e lavoro“, ha ribadito la Grippa.
Paola Calvano