Abbiamo più volte denunciato una cattiva abitudine di questa amministrazione comunale a trazione Leghista nella gestione della cosa pubblica ed invece ci siamo trovati di fronte ad un arrogante muro di paglia retto dal dito di una supposta legalità, tanto sbandierata ma troppo vituperata.
Davanti a procedure quanto meno discutibili, di cui si dirà in seguito, abbiamo tentato di proporre una discussione che, per i toni con i quali è stata voluta e condotta da questa amministrazione, meriterebbe l’abbandono da parte nostra di ogni riserva; ma non smetteremo mai di fare politica, di farlo nell’interesse generale della comunità, rispettando chi oggi ci ha chiesto di essere opposizione a questa arrogante maggioranza.
Abbiamo chiesto lumi sulla procedura di selezione dei contraenti da parte del Comune di Cupello.
Ci siamo chiesti, ad esempio, quale istruttoria può aver avuto la pratica per l’affidamento della biblioteca comunale (ultimo affidamento in ordine di tempo) mai pubblicizzata ed affidata con una delibera della Giunta Comunale lo stesso giorno della richiesta.
Ci siamo interrogati su questa procedura di affidamento così come lo abbiamo fatto sulla gestione dei vari “festival del carciofo”, affidata a comitati nati, nella migliore delle ipotesi, dieci giorni prima e sciolti il giorno dopo la conclusione delle manifestazioni.
Abbiamo fatto accesso agli atti, evidenziando dubbi sulla veridicità della rendicontazione, sui capi estivi del 2020 riservati ai giovani che per qualcuna sono andati “….benissimo”.
Ci siamo interrogati sulla strana rendicontazione di altre manifestazioni, come ci siamo posti gli stessi quesiti sulla mancata applicazione dei criteri di rotazione previsti dalla legge per gli affidamenti degli incarichi professionali in tutti i settori della pubblica amministrazione e sulla scelta dei fornitori e di tutti i contraenti in generale della pubblica amministrazione.
Ci siamo chiesti se corrispondesse alle regole della buona amministrazione l’assegnazione della gestione del denaro pubblico arrivato anche al Comune di Cupello per fronteggiare l’emergenza Covid-19 ad un assessore, con incredibili margini di discrezionalità e con scarsi oneri di rendicontazione.
L’importanza di tali quesiti avrebbe consigliato maggiore considerazione e, soprattutto, maggior rispetto istituzionale.
Invece le questioni sono state sempre liquidate con arroganza e supponenza.
Di certo non possiamo accontentarci di una mal posta “lezioncina”, per giunta chiusa alla replica, con la quale si è tentato – nell’ultimo consiglio comunale – di sostenere dai banchi della maggioranza che ci sarebbe una “terra di nessuno” rappresentata dai cosiddetti “affidamenti sotto soglia”.
E’ bene ricordare, però, alla maldestra maggioranza che la discrezionalità non è mai arbitrio e che non v’è campo della gestione della cosa pubblica che non debba rispondere ai principi di trasparenza, di pubblicità e a quelli generali di buon andamento dell’azione amministrativa.
E certo non si può sostenere che un affidamento significativo, appena appena sotto soglia, possa essere fatto “tra la sera e la mattina” e alla “chetichella”.
Così come non si possono omettere di osservare gli stessi regolamenti comunali per la scelta dei contraenti e il criterio della turnazione.
Invitiamo, perciò, l’amministrazione comunale di Cupello ad uniformare il suo agire alla legge e invitiamo chi ne deve dirigere l’operato, attraverso un controllo dei suoi atti, a ricondurre l’azione amministrativa della maldestra maggioranza nell’alveo della legalità.
Ribadiamo che non possiamo e non vogliamo accontentarci delle solite mal poste e saccenti lezioncine e non lo faremo, perché il nostro dovere è anche quello di vigilare sull’azione politica e amministrativa.
In conclusione, il nostro gruppo consiliare, non lesinerà alcuna iniziativa Politica ed Istituzionale in suo potere per esercitare le prerogative proprie di sindacato ispettivo oltreché fare segnalazioni di merito agli organi di controllo per un’attenta verifica di merito.
L’associazione “Insieme per Cupello”