Inizieranno domani 15 marzo alle ore 9.30 le prove di guida del concorso vigili urbani, che si svolgeranno, come al solito in un momento inopportuno, presso le strade del cosiddetto “Parco Moscato” nella zona limitrofa a via San Rocco. In un precedente comunicato abbiamo già sottolineato quanto questa scelta sia intempestiva e pericolosa in un momento di forte recrudescenza della pandemia; tuttavia altri aspetti di questa ennesima buffa puntata di “Giochi senza frontiere” non ci convincono.
La Commissione di Concorso, guidata dal dirigente Toma, ha deciso di sottoporre i concorrenti, alcuni dei quali proverranno da regioni in zona rossa come saranno la Campania, la Puglia e il Molise, a una serie di prove di guida in moto ed in auto, per le quali, si legge sul sito del Comune, sono previste al massimo “due penalizzazioni”. Segue un pittoresco elenco piuttosto dettagliato delle penalità (piede a terra, salto del birillo, spegnimento del motore… tutto il campionario). Le prove dovranno essere svolte in 70 secondi.
Quello che non sappiamo – e che, salvo indiscrezioni, non sanno nemmeno gli sventurati concorrenti – sono altri aspetti: quali moto e quali e auto verranno utilizzate per la prova? Quale sarà il percorso da fare e quanto sarà lungo? Soprattutto chi saranno i “giudici di gara” preposti al controllo delle prove? Chi cronometrerà? Chi controllerà le penalità? Chi fornirà i mezzi sui quali si svolgeranno le suddette prove di guida?
Tutti aspetti misteriosi: soprattutto temiamo per la trasparenza della procedura visto che, al contrario delle prove di atletica per le quali erano stati contattati dei giudici federali, questa volta non si capisce chi dovrà giudicare la prova di guida. Il dirigente del personale? Il comandante dei vigili? Le dottoresse della commissione? Quali competenza hanno in termini tecnici tutte queste persone?
La realtà è una sola: se, come dicono in Comune, il concorso è trasparente e regolare, allora le prove dei candidati devono essere videoregistrate, altrimenti potrebbero verificarsi fenomeni spiacevoli, come la perdita totale di credibilità del concorso, i ricorsi, e anche problemi di sicurezza dei concorrenti.
Chiediamo quindi che la giunta Menna, che ha già speso oltre 40.000 euro per questo bislacco concorso accelerato in fase di pandemia e periodo pre-elettorale, provveda a fornire indirizzo ai suoi dirigenti di videoregistrare tutte le prove di guida dei 94 concorrenti rimasti. Solo questo garantisce sicurezza, trasparenza e legalità delle prove. Lo faranno?
Così in una nota i consiglieri di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani e Francesco Prospero.