“Ci attendono periodi difficili”. Così aveva scritto il presidente del Pilkington Italia, Graziano Marcovecchio nel maggio 2020 assicurando che sarebbero stati messi in atto tutti gli sforzi per difendere e salvaguardare il futuro della fabbrica. Ma le notizie arrivate dal Veneto purtroppo raccontano che gli sforzi non sono bastati.
Il gruppo Nsg avrebbe infatti deciso di spegnere un forno a San Salvo con conseguenti 250 esuberi.
I sindacati oggi incontreranno il presidente di Pilkington Italia, Graziano Marcovecchio e all’incontro saranno presenti anche i rappresentanti dei due stabilimenti satellite, Primo e Bravo.
“In questo momento delicato – fa sapere il sindaco di Vasto, Francesco Menna – la politica deve fare il possibile per salvare lo stabilimento di San Salvo. Noi sindaci ci siamo, ma deve intervenire anche la politica nazionale”.
I mercati hanno obbligato in questi mesi l’azienda a rallentare l’attività produttiva del forno Float Ss2. Il forno è rimasto nella cosiddetta fase hot hold, in veglia, dalla metà di maggio ad agosto. Da settembre Pilkington, nonostante tutto ha mantenuto i forni accesi, ma il gruppo Nsg a fine anno ha annunciato tagli per ridurre spese e costi. Ora ogni azione e decisione sarà tesa a ridurre i costi. Gli straordinari sono bloccati da mesi. La speranza del territorio è che arrivi un valido aiuto dalla politica.
Paola Calvano