Una distesa di lussureggiante vegetazione. La riserva di Punta Aderci rinasce dopo il grande incendio che ha interessato l’area protetta l’estate scorsa e si mostra in tutto il suo splendore. Chi in questi giorni è andato a passeggiare da quelle parti ha potuto notare con piacere che la vegetazione è ricresciuta verde e rigogliosa: la natura è riuscita a riappropriarsi dei propri spazi, senza quegli interventi di rinaturalizzazione su cui avevano insistito i botanici Gianfranco Pirone e Caterina Artese, che avevano effettuato un sopralluogo tecnico-scientifico nella riserva a distanza di qualche giorno dall’incendio.
“La vegetazione è rinata grazie alle abbondanti piogge che hanno cancellato le tracce del rogo”, conferma Alessia Felizzi, referente della Cogecstre, la cooperativa di Penne che ha in gestione l’oasi costiera, “continueremo a monitorare l’area e decideremo se e quando intervenire nel momento in cui le specie alloctone dovessero prendere il sopravvento su quelle autoctone. Al momento siamo impegnati nelle attività di ripulitura e di manutenzione dei sentieri e dell’area pic nic. Quest’ultimo luogo è molto frequentato dai ragazzi che amano studiare all’aria aperta”, conclude Felizzi, impegnata anche ieri in un sopralluogo lungo il Sinello, al confine nord di Punta Aderci. Nel frattempo il Forum civico ecologista chiede di accelerare i tempi per la istituzione della riserva di Casarza, la cui proposta è stata approvata dal consiglio comunale il 26 gennaio scorso in seguito alla mozione presentata dal Movimento 5 stelle, prima firmataria Dina Carinci.
La finalità è quella di tutelare la biodiversità e le specie faunistiche e floristiche presenti lungo gli 84 ettari di territorio costiero, da Vignola a Trave, con a monte la Statale 16 e a valle la linea di costa.
“A distanza di due mesi dal via libera dell’assise civica si è ancora in attesa di ulteriori sviluppi”, sottolinea Nicholas Tomeo, referente del Forum, “la questione adesso è in mano alla Commissione assetto ed utilizzo del territorio e, ad oggi, questa non ancora discute degli indirizzi espressi in consiglio comunale. I tempi corrono ed è necessario intervenire quanto prima affinché quell’importante patrimonio naturalistico ed ecologico presente in quella zona non finisca per essere definitivamente compromesso da interessi privatistici e speculativi. Basti considerare che lungo il tratto di costa in questione, uno dei più caratteristici dell’intera costa adriatica, vi sono più di cento specie animali e vegetali, molte delle quali protette al livello europeo per il loro particolare pregio naturalistico. Quell’area, dunque, va posta sotto protezione. Chiediamo all’amministrazione comunale di accelerare i tempi”, conclude Tomeo.
La proposta per l’istituzione della riserva di Casarza”, che risale al 2007, è stata rispolverata dopo 14 anni. La mozione pentastellata è stata approvata con 19 voti favorevoli e quattro astenuti. Prima dell’invio del carteggio in Regione è previsto un passaggio in Commissione Assetto ed utilizzo del territorio, presieduta da Marco Marra (Pd), per la relazione tecnica di fattibilità ambientale.
Anna Bontempo (il Centro)
Foto di Michele Tana