L’avvenuto perfezionamento di un ottimo finanziamento, di 12 milioni di euro, ottenuto per il tramite della Giunta Regionale d’Abruzzo e del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e destinato ad un primo potenziamento del Porto di Vasto, è stato accolto con un respiro di sollievo da quanti, come noi, sono legati alla migliore valorizzazione delle imprese e del lavoro portuale e portoservente.
Sarà allungata di circa 200 ml. la diga foranea di protezione a mare, sarà ingrandita la imboccatura del porto, i cui fondali sono già in escavazione, saranno allargati di una quarantina di metri i piazzali della intera banchina di levante, per migliorare la movimentazione delle merci e per consentire di attestare sul molo un binario ferroviario, adatto per i trasporti su treno e già oggetto di un ulteriore investimento delle Ferrovie dello Stato.
Una attività positiva del governatore Marsilio, dei Consiglieri Regionali e dei politici che hanno aiutato il vastese. Grazie a tutti.
Non ci ha nemmeno meravigliato il consueto intervento di gaudio e di propaganda del Sindaco di Vasto che ci ha tenuto a rivendicare con forza, i suoi meriti presunti di “intercettatore” e la sua grande volontà di potenziare, con la sua parte politica, il Porto di Punta Penna per lo sviluppo del nostro territorio. Quasi fosse un camallo.
Peccato però che, nello stesso tempo, con il prezioso aiuto dei suoi collaboratori alla Urbanistica ed alla Ecologia, lo stesso Sindaco si stia preparando a somministrare una clamorosa polpetta avvelenata, partorita da grandi “sinistri” amici del nostro territorio che, con la scusa della tutela ambientale e della salvaguardia degli ecosistemi fragili del vastese, operano da anni per deprimere la economia del nostro paese e svilire il nostro Porto.
Pensate un po: sotto la copertina di un prestigioso progetto bilaterale Italia –Cipro, Life Natura (addirittura!) sono stati partoriti, con l’ausilio della Università degli Studi del Molise, del Cirspe, dell’Università Frederick di Cipro e del Ministero dello Sviluppo rurale di Cipro, una pluralità di interventi destinati al recupero ed alla protezione di spiagge sabbiose e delle scogliere delle aree protette costiere della Regione Abruzzo, per la loro valorizzazione a fini ricreativi e turistici . Sulla carta un vero Bingo.
Pensate, invece, un po’ : con un progetto dal nome stimolante ed evocativo , denominato CALLIOPE , musa della bellezza, alcune mani “amiche” del vastese, hanno inteso prospettare una inquietante scelta di pianificazione urbanistica, in maniera – come al solito – opaca ed intrasparente. E’ stata infatti prevista, tra altri interventi di cui qui preferiamo non parlare, anche la bella inopportuna “supposta”, dell’allargamento dell’esistente SIC verso il mare antistante, non solo di fronte a Punta Aderci ma anche di fronte a Punta Penna. La citata “ pillola” , disegnata con mano sospetta , prevede l’inizio di una ipotesi di riserva marina , dal lato sud del porto, proprio sopra il molo di levante , che si dovrebbe allargare , in pieno ed evidente contrasto con il Piano Regolatore Portuale . Una pazzia folle, da contrastare e pensata da nemici del lavoro e del nostro territorio : probabilmente opera delle stesse mani “verdi” che hanno disegnato la Riserva Regionale di Punta Aderci , fin dentro il molo di ponente . Azioni delittuose, progettate e realizzate contro le leggi vigenti ed in nostro danno .
Proposta progettuale da ricovero psichiatrico , avviata di nascosto, senza uno straccio di relazione tecnica esplicativa delle effettive ragioni e dei fabbisogni globali della costa chietina interessata , senza l’ascolto degli Enti e con la connivenza del Comune di Vasto . In danno dei vastesi.
Una pericolosa presa per i fondelli , persino rispetto a tutte le varie enunciate partite di progresso che – seppure in maniera pedestre – si inteso negli anni affrontare e propagandare da parte della Amministrazione Comunale. A nessuno, però, sarà consentito toccare il Porto di Punta Penna .
Il Nuovo Faro
Dott. Ing. Edmondo Laudazi