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Menna replica a Laudazi: “Il progetto Calliope non lede le esigenze di sviluppo del Porto”

Edmondo Laudazi solo al comando di se stesso, nella sua duplice veste di consulente storico delle aziende della Zona Industriale di Punta Penna e di Consigliere Comunale di opposizione, nella disperata ricerca di un posizionamento politico, continua ad allietare le pagine della stampa locale con il punto di vista di un alieno giunto sulla Terra da un Pianeta sconosciuto.

In un momento storico in cui l’Europa ci indica la strada per la transizione ecologica e l’Italia istituisce un Ministero ad hoc per avviare detto processo, Laudazi riecheggia il punto di vista del politico degli anni 60 facendoci passare come i fautori di una posizione ideologica che vede l’ambiente contrapposto al lavoro.

I suoi sono i soliti vecchi ed inutili discorsi demagogici, sono reazioni dovute alla non accettazione del superamento di un modo di vedere il territorio che ha fatto danni in passato e di cui paghiamo ancora oggi le conseguenze.

Nel suo sproloquio, Laudazi ringrazia la destra regionale e fa bene perché nel centrosinistra ci troverà sempre contrari a quell’idea di sviluppo fatta di cemento e petrolio, superata fortunatamente dal cambio di mentalità registrato in questi anni.

La capacità di mantenere l’equilibrio a Punta Penna tra la Riserva Naturale ed il Porto è merito della politica lungimirante del centrosinistra che ha messo un freno a quel tipo di industria impattante tanto cara all’lng. Laudazi.

Noi abbiamo lo sguardo rivolto al futuro ed il progetto Life Calliope proposto dall’Università del Molise in collaborazione con l’Università di Cipro, rappresenta una programmazione che approfondisce e tutela la biodiversità e non lede le esigenze di sviluppo del Porto in quanto quest’area non rientra nella progettazione.

Infatti ha come obiettivi quelli di conservazione degli ambienti naturali, la valorizzazione del paesaggio costiero e marino e il coinvolgimento attivo della popolazione e dei portatori di interesse grazie al miglioramento delle conoscenze scientifiche del territorio. Il progetto propone un’implementazione della rete Natura 2000 in mare di fronte ai siti di interesse comunitario di Punta Aderci-Punta dell’Acquabella per 300 m dalla linea di battigia, in modo da permettere una migliore conservazione e fruizione degli ambienti e delle specie  marine e costiere. Al momento è stata effettuata un’indagine scientifica preliminare su cosa c’è sui fondali vicino alla costa. Non è stata ancora proposta una delimitazione perché questa sarà oggetto di concertazione con enti e portatori di interesse, al fine di permettere la conservazione dell’ambiente senza ostacolare le attività o i progetti in essere, sopratutto in area portuale. Infatti sabato 10 aprile parteciperemo insieme alla Regione e agli stakholder ad un webinar di presentazione della bozza del progetto.

Siamo ormai abituati al linguaggio utilizzato dal Consigliere Laudazi che non si è mai risparmiato nemmeno nelle sedi Istituzionali. Spara a zero contro di noi con espressioni come polpette avvelenate, mani amiche, supposte, nemici del lavoro, azioni delittuose, ricovero psichiatrico. Rispediamo al mittente questa volgare forma di confronto politico ribadendo all’ex Presidente Consorzio Acquedottistico Chietino, all’ex Amministratore Delegato della Pulchra Ambiente nonché progettista del cementificio a Punta Penna che, finché ci saremo noi al Governo della città, le priorità resteranno il lavoro e lo sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale e turistico che non interessa solo l’élite di Laudazi ma bensì tutti i cittadini vastesi indistintamente il cui benessere è il primo obiettivo del nostro agire politico.

 

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